martedì 28 febbraio 2017





# 101life: Ucraina, basta con la sanguinaria guerra nel Donbass!

All’attenzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite

Noi, cittadini Europei che non restano indifferenti

Nell’esprimere profonda preoccupazione in merito al prolungato conflitto armato che da oltre 2 anni è in corso in Europa orientale, auspicando che questo spargimento di sangue senza senso si fermi e che ci sia pace, che il prima possibile venga ripristinato l'ordine nel continente europeo e guidati dal desiderio di dare sostegno alla difesa dei diritti inalienabili e delle libertà delle genti del Donbass, facciamo il seguente appello:
Nel 2014, in risposta ad un colpo di stato a Kiev, milioni di persone hanno tenuto pacifiche manifestazioni di protesta chiedendo alle autorità ucraine dell’auto-eletto governo di Kiev di rispettare le leggi dell'Ucraina. La nuova leadership dell’Ucraina ha reagito a queste azioni di cittadini ucraini scatenando una guerra non dichiarata - la cosiddetta operazione anti-terrorismo. In un attimo milioni di civili, che hanno tentato di opporsi all’illegalità, sono stati privati ​​dei loro basilari diritti civili e politici: il diritto alla vita, il diritto alla propria integrità fisica, il diritto alla sicurezza personale, il diritto di essere salvaguardati da trattamenti inumani, il diritto alla salute, il diritto alla libertà di movimento, il diritto alla libertà di opinione e di espressione, e molti altri diritti inalienabili riconosciuti dalla comunità mondiale.

La macchina della propaganda ucraina cerca sistematicamente di rappresentarci le persone che non hanno paura di esprimere la propria opinione sul colpo di stato a Kiev del 2014, come terroristi e combattenti.
Le autorità ucraine nascondono alla comunità internazionale tutto quello che accade nel Donbass, occultando le informazioni sul blocco dei civili e sul bombardamento di scuole e ospedali. I mass media degli Stati membri dell'Unione europea, a loro volta, non forniscono alle loro società un quadro oggettivo degli eventi che si svolgono nel Donbass, rendendosi in tal modo conniventi con i gruppi di nazionalisti che sono al potere in Ucraina.
Solo grazie all’iniziativa di alcuni nostri concittadini, che non facendosi intimidire dalle sanzioni da parte dell'Ucraina e che personalmente hanno visitato il territorio del Donbass, abbiamo avuto le informazioni in merito a tutte le arbitrarietà che gli abitanti di questa regione stanno pesantemente subendo negli ultimi 2 anni.

Secondo ci testimoni oculari, è chiaro come sia lo “Stato” ucraino a fare la guerra contro i propri cittadini: contro i bambini, contro gli anziani, contro le donne, contro milioni di civili che stanno attraversando prove inumane e ingiuste sofferenze, senza alcuna possibilità di lasciare le loro case che vengono bombardate; contro esseri umani i cui diritti devono essere protetti dalla comunità mondiale e soprattutto dai nostri governi.
Ora sappiamo che il blocco economico e dei trasporti contro il Donbass, insieme alle incessanti azioni di guerra, portano alla morte per fame e per sofferenza dei cittadini socialmente deboli che si trovano al limite della sopravvivenza. Dopo non aver avuto alcuna possibilità di produrre e di esportare le grandi industrie devono fermare la produzione, lasciando migliaia di lavoratori senza mezzi di sussistenza. I servizi sociali, come scuole e ospedali, finiscono regolarmente sotto i bombardamenti. Eretti dalle autorità ucraine confini e posti di blocco che hanno portato all’impossibilità per la popolazione del Donbass di essere a pieno titolo dei cittadini del loro paese.

Come risultato delle azioni del governo centrale ucraino, migliaia di famiglie sono state divise: bambini e genitori che non possono vedersi; matrimoni che si spezzano non essendo in grado di superare la separazione tra i propri cari. Inoltre, le autorità di Kiev hanno smesso di erogare le prestazioni sociali e hanno totalmente abbandonato centinaia di migliaia di pensionati, di madri, di disabili e di altri cittadini che hanno diritto alla sicurezza sociale.
Dopo essere venuti a conoscenza di tutti questi oltraggi perpetrati dalle autorità ucraine, non possiamo più sopportare di vedere i nostri governi e le organizzazioni internazionali rimanere in silenzio o fornire assistenza passiva ai crimini delle autorità ucraine.

Noi non possiamo restare in silenzio e responsabilmente dichiariamo:
Siamo convinti che i cittadini delle regioni di Donezk e Lugansk non siano estremisti, né terroristi o criminali. Sono persone che chiedono il rispetto dei loro diritti umani basilari che si fondano sui principi fondamentali dell'umanesimo: il diritto alla vita, il diritto all'integrità fisica, il diritto alla sicurezza personale, il diritto alla protezione da trattamenti inumani, il diritto alla salute. E’ per far rispettare tali diritti che ci stiamo impegnando!
Noi crediamo che la guerra in Donbass possa essere fermata solo con mezzi pacifici, attraverso negoziati e il consenso nazionale, possibili solo con l'aiuto imparziale e attivo degli Stati europei e dell'intera comunità mondiale.
Siamo certi che ogni persona abbia il diritto all’informazione, alla libertà di parola e di credo politico e religioso e, di conseguenza, chiediamo che i nostri governi mettano fine a questo blocco dell'informazione.

Chiediamo all'Ucraina di fermare questa sanguinaria guerra nel Donbass e ai governi dei nostri paesi di adoperarsi attivamente per far ritirare le truppe ucraine al Presidente Poroshenko e per far svolgere dei negoziati di pace che portino ad una pace duratura nel territorio del Donbass.
In accordo con l'articolo 1 dello Statuto delle Nazioni Unite, questa organizzazione ha lo scopo di attuare la cooperazione internazionale promuovendo ed incoraggiando il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o religione.
Questo è il nostro obiettivo comune come uomini e cittadini nel XXI secolo. Pertanto non possiamo ignorare ciò che sta accadendo accanto a noi e richiamiamo le Nazioni Unite affinché prestino attenzione alle flagranti violazioni dei diritti umani in Ucraina.

Io, in qualità di abitante dell'Europa, aggiungo la mia firma alla presente petizione per mostrare il mio impegno in merito alle informazioni indicate nella petizione e mi unisco alla denuncia al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani da parte dell’Ucraina nel Donbass.

firma anche Tu !
 

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