Donna russa in Ucraina condannata a 11 anni
di carcere per il sostegno alla DNR
Il
Tribunale distrettuale Kievskij di Kharkov ha condannato una 47enne russa a 11
anni di carcere con la confisca dei beni per il suo sostegno alla Repubblica
popolare di Donezk, informa la Procura regionale.
Come
indicato sul sito dei procuratori, la donna viene chiamata "Teresa".
Secondo i pubblici ministeri lei, una residente di Char’kov nel 2014 ha
partecipato al locale "Antimajdan" per poi trasferirsi nella regione
di Donezk per sostenere la DNR.
Nella
Repubblica popolare dei Donezk, secondo l'ufficio del pubblico ministero di Char’kov,
la donna ha lavorato sotto la direzione del capo dell’intelligence del Ministero
della Sicurezza statale di Donezk diventandone comandante di un certo numero di
centri abitati
Le
autorità ucraine presumono avesse partecipato agli interrogatori dei
prigionieri, così come abbia raccolto e analizzato informazioni relative
all'esercito ucraino.
Tra
i compiti di servizio della russa il procuratore enumera l’approntamento della
logistica della DNR e la formazione di gruppi di intelligence di ricognizione.
"La
sentenza non è ancora passata in giudicato ed al momento è possibile ricorrere
avverso alla decisione del Tribunale" viene detto in un comunicato
Martedì
scorso la BBC aveva riferito che il 22enne contrattista della Repubblica degli
Altaj, Viktor Ageev era stato catturato dall’esercito ucraino. Il Ministero
della Difesa ha riferito che Ageev non ha mai fatto il servizio militare ai
sensi del contratto, ed è stato arruolato, che maggio 2016 ha lasciato in
riserva.
La
Repubblica popolare di Lugansk, sul caso, ha riferito che Ageev ha volontariamente
deciso di entrare nelle fila della milizia popolare della LDN.
Il
Cremlino ha promesso di proteggere il volontario dalla Russia prigioniero degli
ucraini.
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