Putin: El’cin ha dato tutti i nostri segreti nucleari agli americani
Con
il pretesto del disarmo nucleare e del controllo sullo stesso, gli yankee al
tempo di El’cin hanno cercato ovunque gli impianti nucleari top-secret in
Russia negli anni '90. Questa la confessione fatta, per la prima volta non da esperti
o militari ma dal Presidente russo in occasione della sessione finale plenaria
del dibattito internazionale club «Valdai».
Durante
l’intervento Vladimir Putin ha delle problematiche del disarmo nucleare un tema
chiave. E si è fermato su queste questioni in maniera molto dettagliata. Detto
e fatto. Sotto la presidenza di Boris El’cin tra la Russia e gli Stati Uniti
sono stati stato firmati diversi accordi. Compresi i programmi Nunn - Lugar e Heu Leu
La
prima che gli accordi hanno dato di diritto agli specialisti e scout americani è
stato attuare 620 «ispezioni» ad impianti top-secret che costituiscono il cuore
dello «scudo nucleare» del paese. «Gli Stati Uniti hanno accesso a tutti gli
impianti top secret della Federazione Russa» - ha posto l'accento su questo
Vladimir Putin ed ha aggiunto che il documento Nunn-Lugar in pratica ha effetto
unidirezionale - i nostri specialisti non
hanno avuto le stesse opportunità.
Tra
l’altro, gli ispettori americani hanno potuto visitare 170 volte le zone russe più
chiuse degli impianti di arricchimento. Il presidente Russo ha raccontato come «negli
Urali in un impianto elettrochimico, direttamente nei reparti di produzione, è presente
un posto di osservazione permanente americano. Sono stati creati posti di
lavoro permanenti, dove gli esperti americani giornalmente si recavano come fossero
al lavoro. Sì non è «come se» andassero al lavoro. Ed in questi posti russi,come
sempre in questo caso, assolutamente segreti si trovavano bandiere americane».
Cercando
di essere politicamente corretto verso Boris El’cin, che ha avuto il coraggio
di liberare il posto per l'attuale presidente (allora primo ministro) Vladimir Putin ha sottolineato come il secondo programma (Heu Leu) sia diventato uno dei più riusciti di tutto il disarmo nucleare nella staoria dell'umanità. «Grazie a questo accordo la Russia ha potuto ritirare dalla circolazione 500 tonnellate di uranio weapon-grade, pari a 20mila testate nucleari» ha spiegato il Presidente.
In
generale, l’intervento ha confermato quello che molti hanno detto e scritto in
precedenza. Prima Gorbaciov e poi El’cin hanno accettato parola per parola, in
maniera eccessiva, le rassicurazioni e le promesse in primo luogo degli Stati Uniti
sull'eterna e indissolubile amicizia (dell’Occidente ndT). Oggi non ha senso
discutere per quali ragioni l'ultimo capo dell'Unione Sovietica ed il primo Presidente
della Russia si siano aperti, in maniera assolutamente anormale per qualsiasi Stato,
ed anche unilateralmente.
Il
fatto è che tutto ciò è costato moltissimo ai cittadini dell'Unione Sovietica.
Decine di milioni di persone sono stati uccise o sono morte per le conseguenze
del crollo del paese, decine di milioni sono rimaste al di fuori della loro Patria
in un modo completamente estraneo ai loro (nuovi ndT) Stati - pur rimanendo
nella propria terra natale.
Ancora
per molto tempo la Russia dovrà recuperare il tempo così facilmente e
rapidamente sprecato in cambio di promesse vuote.
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