martedì 16 gennaio 2018

In Russia è in corso un'indagine sul sanguinoso circo proveniente dall'Ucraina



In Russia è in corso un'indagine sul sanguinoso circo proveniente dall'Ucraina

Dmitrij Lekuch, RIA Novosti

Il Comitato investigativo della Russia ha aperto diverse nuove indagini penali sui fatti della riabilitazione del nazismo in Ucraina. Il capo del dipartimento Bastrykin ne ha parlato in un'intervista a Rossiyskaja Gazeta.

In totale, dal 2014, in relazione agli eventi ucraini sono stati aperti duecentonove reati e per questi centoventotto persone sono state considerate penalmente responsabili. Oltre a ciò settantadue soldati ucraini sono stati denunciati per diversi reati penali, tra cui venti appartenenti ai massimi vertici militari del paese. Come spiegato dal Presidente del Comitato investigativo, le forze armate ucraine nel corso di tre anni hanno più volte bombardato con armi pesanti obiettivi civili indiscriminati, tra cui case, scuole, ospedali del Donbass che hanno causato la morte di centinaia di persone innocenti. Il Comitato Investigativo della Russia ha qualificato queste azioni ai sensi del Codice Penale "Uso di mezzi e metodi di guerra proibiti".

Non rimangono senza attenzione i fatti degli attacchi contro le istituzioni estere russe situate nel territorio dell'Ucraina e che si trovano sotto la protezione internazionale.

Per questi casi i primi otto cittadini ucraini sono già stati inseriti nella lista dei ricercati internazionali.

Ed infine: "Non possiamo rimanere indifferenti ai numerosi fatti di distruzione di strutture scultoree e architettoniche dedicate alla lotta contro il nazismo e alle vittime del fascismo, così come la profanazione dei simboli della gloria militare della Russia in Ucraina. Credo ricorderete ciò che hanno fatto i nazionalisti ucraini a questi monumenti nella città di Glinjany, nella regione di Leopoli, a Novomoskovsk, nella regione di Dnepropetrovsk. Il Comitato investigativo ha aperto per questi fatti i procedimenti penali ai sensi dell'articolo del nostro Codice penale "Riabilitazione del nazismo", dove sono stabilite le circostanze di questi crimini”.
 
Tutte queste parole del capo del Comitato investigativo russo provocarono naturalmente una raffica di scherno da parte dei cittadini che possiedono la libertà di parola su entrambi i lati del confine russo-ucraino, che si affrettarono a dichiarare che tutto ciò non era che "cattiva propaganda russa".

Ma invano

Ma Aleksandr Ivanovich Bastrykin – parrebbe una persona qualunque, ma non è certo un propagandista. Al contrario, le sue attività non implicano una grande visibilità: queste persone, anche tecnologicamente nel loro lavoro, sanno sempre molto di più di quello che dichiarano. 

Nell'ambito del Comitato Investigativo, in generale si interessano solo di reati gravi e particolarmente gravi. In generale la struttura è seria. E a loro, davvero, non piace lavorare per niente. Come ogni dicastero burocratico, il Comitato investigativo verifica ogni segnalazione e ritiene che solo i casi che vengono inviati in tribunale siano supportati da concretezza. 

Come giusto - insieme all’imputato

Ed ecco i compagni ucraini e russi che si stanno ridendo ora non lo capiscono. Oltre al fatto che nel Comitato investigativo - questa è una struttura paramilitare - onorano la subordinazione. E non c'è alcun dubbio che "l’attività sulla dirigenza ucraina", come minimo, non è un’iniziativa isolata dell'ufficio ma è necessariamente coordinata con la massima leadership del paese.

Qui, in generale, tutto è chiaro

L'attuale farsa non fraterna prima o poi finirà e qualcuno dovrà spalare i mostruosi detriti rimasti dietro di lui. E c'è un'alta probabilità che questo non venga fatto da quegli elfi occidentali che hanno gettato la colpa di tutto questo infangando i grassi ucraini delle terre nere. Sul fatto che il compito di "organizzare l'Ucraina" non ci fosse mai stato può essere valutato non solo sulla “riuscita” esperienza della democratizzazione dei paesi del Medio Oriente. Infatti dopo il “Majdan in piedi” è trascorso già abbastanza tempo per capire: "costruire la vita in Ucraina" in Occidente, inizialmente non c'era nessuno: “impiantare la vita in Ucraina” in Occidente all’inizio nessuno ne aveva intenzione. E per l’esattezza nessun “Piano Marshall” ucraino non è stato sviluppato né allora né adesso.

E di conseguenza dovrà ancora una volta iniziare il russo: non è escluso che sia stato un primordiale "calcolo furbo.

In questo caso il territorio ucraino avrà bisogno di molto di più cdi quello che già serve ora.

Nella ricostituzione, almeno parziale, della sua economia. Del salvataggio dei residui di infrastrutture, soprattutto nelle varie regioni. E cosa più importante - un ritorno alla legalità ed il passaggio all’ordine più elementare.

E al Comitato Investigativo della Federazione Russa in questo, ovviamente, sarà assegnato un ruolo sufficientemente importante.

Lavorare su questo scenario serve iniziare subito: anche perché finora a nessuno in occidente o in oriente è assolutamente chiaro per quanto ancora resterà in piedi l'attuale circo nella città di Kiev e quanto tossica sarà la polvere che si alzerà dal crollo.

Quindi l'ufficio del signor Bastrykin ha assolutamente il diritto di tenere un preciso punto di vista burocratico. Non è propaganda, è banale previdenza burocratica.

A rigor di logica il presente stato di fatto è diverso dalla fiera dei buffoni dell’imitazione che intraprende un’azione con l'obiettivo di portarla fino alla fine. E non per le urla ed i trucchi volti ad attirare l'attenzione del pubblico e chiedere da questo i soldi.




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