Medici russi hanno
salvato una bambina siriana da una rara forma di tumore agli occhi
I medici del reparto di
Oncologia e Ematologia pediatrica del Centro di ricerca N. Blochin hanno salvato
la vita e la vista ad una bambina siriana di due anni.
Nel centro Blochin di
Mosca il 17 gennaio, dopo lunghi mesi di terapie, i medici hanno dimesso una
bambina siriana Maria Mahmoud. I medici russi l’hanno sottoposta ad una complessa
operazione chirurgica per una rara forma di tumore agli occhi.
I medici hanno lottato
per la sua vita più di un anno. Retinoblastoma è una parola spaventosa i genitori
di Maria Mahmoud quando l’hanno sentita quando la loro
figlia aveva solamente sei mesi di vita. La malattia colpisce la retina ed il
nervo ottico. Maria aveva già perso un occhio ma i medici sono riusciti a
salvarle e ripristinare la vista all' 80%.
Né nella nativa Homs,
né a Damasco esiste la strumentazione necessaria a curare questi casi. A Mosca
esiste dove la bambina è stata portata su richiesta del Ministero della Difesa della
difesa della Federazione Russa dopo aver ricevuto la richiesta di aiuto dal
padre della bambina, un ufficiale delle truppe governative siriane.
«Utilizziamo una metodica
unica in Russia. Solo noi la utilizziamo la chemioterapia intrarteriosa» ha
detto al canale televisivo «Svezda», il vice direttore dell'Istituto di
Oncologia e Ematologia pediatrica Blochin Vladimir Poljakov.
Egli ha sottolineato
che quando una ragazza ha portato a Mosca, lo stato della malattia era già molto
avanzato. Un occhio è stato asportato ed è stata inserita una protesi. Il
secondo occhio è stato salvato. Maria non solo è sopravvissuta, ma non è
diventata cieca. Ora vede quasi all’80%, molto meglio di quanto preventivato al
suo arrivo.
Il 18 gennaio la
bambina con la zia tornerà in Siria e dopo tre mesi dovrà ritornare a Mosca per
un normale controllo.
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