giovedì 18 gennaio 2018

Medici russi hanno salvato una bambina siriana da una rara forma di tumore agli occhi





Medici russi hanno salvato una bambina siriana da una rara forma di tumore agli occhi

I medici del reparto di Oncologia e Ematologia pediatrica del Centro di ricerca N. Blochin hanno salvato la vita e la vista ad una bambina siriana di due anni.

Nel centro Blochin di Mosca il 17 gennaio, dopo lunghi mesi di terapie, i medici hanno dimesso una bambina siriana Maria Mahmoud. I medici russi l’hanno sottoposta ad una complessa operazione chirurgica per una rara forma di tumore agli occhi.

I medici hanno lottato per la sua vita più di un anno. Retinoblastoma è una parola spaventosa i genitori di Maria Mahmoud quando l’hanno sentita quando la loro figlia aveva solamente sei mesi di vita. La malattia colpisce la retina ed il nervo ottico. Maria aveva già perso un occhio ma i medici sono riusciti a salvarle e ripristinare la vista all' 80%.

Né nella nativa Homs, né a Damasco esiste la strumentazione necessaria a curare questi casi. A Mosca esiste dove la bambina è stata portata su richiesta del Ministero della Difesa della difesa della Federazione Russa dopo aver ricevuto la richiesta di aiuto dal padre della bambina, un ufficiale delle truppe governative siriane.

«Utilizziamo una metodica unica in Russia. Solo noi la utilizziamo la chemioterapia intrarteriosa» ha detto al canale televisivo «Svezda», il vice direttore dell'Istituto di Oncologia e Ematologia pediatrica Blochin Vladimir Poljakov.

Egli ha sottolineato che quando una ragazza ha portato a Mosca, lo stato della malattia era già molto avanzato. Un occhio è stato asportato ed è stata inserita una protesi. Il secondo occhio è stato salvato. Maria non solo è sopravvissuta, ma non è diventata cieca. Ora vede quasi all’80%, molto meglio di quanto preventivato al suo arrivo.

Il 18 gennaio la bambina con la zia tornerà in Siria e dopo tre mesi dovrà ritornare a Mosca per un normale controllo.





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