martedì 20 febbraio 2018

Sulla convocazione al Ministero degli Esteri della Russia dell’Incaricato d'affari provvisorio dell'Ucraina nella Federazione Russa




Sulla convocazione al Ministero degli Esteri della Russia dell’Incaricato d'affari provvisorio dell'Ucraina nella Federazione Russa

COMUNICATO STAMPA

Il 19 febbraio l'Incaricato d’affari ad interim dell'Ucraina a Mosca, R. M. Nimchninskij, è stato convocato per la presentazione di una forte nota di protesta contro il proseguo dei furiosi eccessi dei nazionalisti ucraini-russofobi, alimentata dalle autorità di Kiev, il 17 e 18 febbraio 2018 che hanno messo in scena il 17 e 18 febbraio 2018 attacchi provocatori al Centro russo per la scienza e la cultura (RZNK), l'ufficio Rossotrudnichestvo, come anche uffici di banche russe a Kiev

È stato evidenziato come i teppisti abbiano dilagato grazie all’inattività degli agenti di polizia intervenuti passivamente, hanno fracassato vetri, scritto frasi offensive sulle pareti, profanato i simboli statali della Russia, provocando altri danni materiali.

Il tutto è stato accompagnato da parolacce ed insulti all'indirizzo della Russia e della sua leadership. I vandali non si sono fermato dinnanzi alla presenza nei locali del centro di donne e bambini, impegnati nelle prove di uno spettacolo teatrale. Testimoni di questi eventi sono stati gli osservatori della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in Ucraina, che in conformità con il loro mandato hanno registrato quello che è avvenuto in un rapporto dell'OSCE.

Senza dubbio un ulteriore manifestazione della forza aggressiva che in Ucraina sta guadagnando la tendenza del nazionalismo neo-nazista che ovviamente gode del patrocinio e del supporto ufficiale delle autorità del paese. Difficilmente può essere considerata una casuale coincidenza il fatto che il caos nel Centro russo per la scienza e la cultura si sia verificato subito dopo l’odioso discorso del Presidente dell'Ucraina P. A. Poroshenko nella Conferenza Internazionale sulla sicurezza di Monaco di Baviera che straripava di invettive anti-russe e conteneva un appello diretto ad una «lotta contro la bandiera russa» in tutto il mondo.

Il voto consapevole dell'Ucraina fra i due soli Stati del mondo contro la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul neonazismo e le altre pratiche discriminatorie, conferma da che parte ha scelto di stare l'attuale regime di Kiev.

L'ambasciata Russa a Kiev ha inviato una nota di protesta al ministero degli esteri dell'Ucraina e prontamente diffuso una dichiarazione per la stampa. La valutazione di quanto accaduto è stata fornita dalla nostra missione diplomatica in seno all'OSCE e agli Stati Uniti. L'attenzione è stata rivolta sulle tendenze estremamente pericolose che si verificano nell'Ucraina moderna, tendenze che portano una minaccia alla stabilità internazionale e la sicurezza.

Non può non suscitare allarme il fatto che nazionalismo aggressivo in Ucraina non incontra una risposta adeguata da parte dei protettori stranieri delle autorità di Kiev. Inoltre, in alcuni casi, tali tendenze vengono persino incoraggiate. Peccato che le tragiche lezioni del secolo scorso in Europa e negli Stati Uniti non siano chiaramente prese in considerazione.

Alla parte ucraina è stato rivolto un appello a porre fine al dileggio dei nazionalisti radicali, creando le condizioni per il normale e sicuro funzionamento delle istituzioni russe in Ucraina in conformità con gli obblighi di Kiev riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dagli accordi intergovernativi russo-ucraini

La parte russa ha preteso di assicurare alla giustizia tutti i responsabili degli attacchi banditeschi.


 

 

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