Sulla
convocazione al Ministero degli Esteri della Russia dell’Incaricato d'affari
provvisorio dell'Ucraina nella Federazione Russa
COMUNICATO STAMPA
Il 19 febbraio l'Incaricato
d’affari ad interim dell'Ucraina a Mosca, R. M. Nimchninskij, è stato convocato
per la presentazione di una forte nota di protesta contro il proseguo dei
furiosi eccessi dei nazionalisti ucraini-russofobi, alimentata dalle autorità
di Kiev, il 17 e 18 febbraio 2018 che hanno messo in scena il 17 e 18 febbraio
2018 attacchi provocatori al Centro russo per la scienza e la cultura (RZNK), l'ufficio
Rossotrudnichestvo, come anche uffici di banche russe a Kiev
È stato evidenziato come
i teppisti abbiano dilagato grazie all’inattività degli agenti di polizia intervenuti
passivamente, hanno fracassato vetri, scritto frasi offensive sulle pareti,
profanato i simboli statali della Russia, provocando altri danni materiali.
Il tutto è stato
accompagnato da parolacce ed insulti all'indirizzo della Russia e della sua leadership.
I vandali non si sono fermato dinnanzi alla presenza nei locali del centro di donne
e bambini, impegnati nelle prove di uno spettacolo teatrale. Testimoni di
questi eventi sono stati gli osservatori della Missione speciale di monitoraggio
dell'OSCE in Ucraina, che in conformità con il loro mandato hanno registrato quello
che è avvenuto in un rapporto dell'OSCE.
Senza dubbio un ulteriore
manifestazione della forza aggressiva che in Ucraina sta guadagnando la
tendenza del nazionalismo neo-nazista che ovviamente gode del patrocinio e del
supporto ufficiale delle autorità del paese. Difficilmente può essere
considerata una casuale coincidenza il fatto che il caos nel Centro russo per
la scienza e la cultura si sia verificato subito dopo l’odioso discorso del
Presidente dell'Ucraina P. A. Poroshenko nella Conferenza Internazionale sulla
sicurezza di Monaco di Baviera che straripava di invettive anti-russe e
conteneva un appello diretto ad una «lotta contro la bandiera russa» in tutto
il mondo.
Il voto consapevole dell'Ucraina
fra i due soli Stati del mondo contro la risoluzione dell'Assemblea Generale
delle Nazioni Unite sul neonazismo e le altre pratiche discriminatorie,
conferma da che parte ha scelto di stare l'attuale regime di Kiev.
L'ambasciata Russa a Kiev
ha inviato una nota di protesta al ministero degli esteri dell'Ucraina e
prontamente diffuso una dichiarazione per la stampa. La valutazione di quanto
accaduto è stata fornita dalla nostra missione diplomatica in seno all'OSCE e agli
Stati Uniti. L'attenzione è stata rivolta sulle tendenze estremamente
pericolose che si verificano nell'Ucraina moderna, tendenze che portano una
minaccia alla stabilità internazionale e la sicurezza.
Non può non suscitare
allarme il fatto che nazionalismo aggressivo in Ucraina non incontra una
risposta adeguata da parte dei protettori stranieri delle autorità di Kiev.
Inoltre, in alcuni casi, tali tendenze vengono persino incoraggiate. Peccato
che le tragiche lezioni del secolo scorso in Europa e negli Stati Uniti non
siano chiaramente prese in considerazione.
Alla parte ucraina è
stato rivolto un appello a porre fine al dileggio dei nazionalisti radicali, creando
le condizioni per il normale e sicuro funzionamento delle istituzioni russe in
Ucraina in conformità con gli obblighi di Kiev riconosciuti dalle convenzioni
internazionali e dagli accordi intergovernativi russo-ucraini
La parte russa ha preteso
di assicurare alla giustizia tutti i responsabili degli attacchi banditeschi.
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