LONDRA CI
ACCUSA IN SPREGIO A DIRITTO E BUON SENSO
di Sergey
Razov
Caro
Direttore,
la Gran Bretagna continua ad accusare senza prove la Russia
dell'impiego «altamente probabile» (highly likely) di una sostanza nervina per
aggredire padre e figlia Skripal.
Questi atti sono in contrasto con le norme del diritto
internazionale, la prassi universalmente accettata delle relazioni tra Stati e
il buon senso.
In spregio alla presunzione di innocenza, principio cardine
della procedura giudiziaria, la Gran Bretagna si è arrogata le funzioni di
investigatore, procuratore, giudice ed esecutore della condanna.
Nell’accusare la Russia dell’ «occultamento” di una parte
dell’arsenale chimico e del suo «utilizzo», la Gran Bretagna mina l’autorità
dell’Organizzazione per la proibizione delle Armi chimiche la quale ha
ufficialmente ratificato la totale liquidazione dell’arsenale chimico che al
Russia ha ereditato dell’Unione Sovietica.
Noi siamo seriamente preoccupati per la sorte della cittadina
russa Julija Skripal che ha subito un’aggressione con uso di sostanze chimiche.
Il Comitato investigativo della Russia ha aperto un’indagine penale per tentato
omicidio.
Perché fino ad oggi, violando le regole del diritto
internazionale e senza fornire spiegazioni, ai nostri servizi consolari è stato
impedito di contattarla?
Da più di due settimane non sappiamo dove si trovi, cosa le
sia successo e quali siano le sue condizioni.
Al fine di superare ogni eventuale inquietudine, siamo
disponibili a una piena e sincera collaborazione con il Regno Unito sia nel
formato bilaterale sia nelle arene internazionali, ma a condizione che vengano
rispettate le norme giuridiche internazionali.
Esortiamo i colleghi britannici a non trasformare la
situazione in un thriller scadente, soffiando sul fuoco dell’isteria antirussa.
Rimaniamo in attesa che la Gran Bretagna dia una risposta
ufficiale su quanto accaduto in relazione al «Caso Skripal», nella speranza che
non si dimentichi delle proprie ricerche sulla produzione di sostanze tossiche
con il convenzionale nome occidentale di «Novichok», ricerche peraltro svolte
anche dagli altri paesi.
I
rappresentanti della Londra ufficiale sono giunti fino al punto di paragonare
apertamente la Russia alla Germania di Hitler, e il campionato mondiale di calcio
in Russia alle Olimpiadi del 1936.
Per una completa
ricostruzione della storia mondiale nella sua interpretazione britannica resta
solo da trovare “una traccia russa” nell’avvelenamento di Napoleone Bonaparte a
Sant’Elena
"Corriere della Sera, 24.03.2018"
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