sabato 14 aprile 2018

Briefing dello Stato maggiore delle Forze Amate della Federazione Russa sulla situazione in Siria



14.04.2018 (12:00)

Briefing del Capo della gestione operativa dello Stato maggiore delle Forze Amate della Federazione Russa sulla situazione in Siria


Il 14 aprile, nel periodo dalle 03:42 alle 5:10 (ora di Mosca) obiettivi militari e civili della Repubblica Araba Siriana sono stati colpiti da un attacco missilistico da aerei e unità marittime degli Stati Uniti e dei loro alleati.

Sistemi di difesa aerea russi delle basi di Hmeymim e Tartus hanno tempestivamente identificato e tenuto sotto controllo tutti i lanci di missili sia da vettori marittimi che aerei degli Stati Uniti e del Regno Unito. Lannunciata partecipazione dell'aviazione francese non è stata registrata.

Sono sati utilizzati aerei dell'aeronautica militare degli Stati Uniti B-1B, F-15, F-16, come anche  aerei della Royal Air Force «Tornado» sopra le acque del Mediterraneo, le navi della marina militare americana «Laboon» e «Monterey» dalle acque del mar Rosso.

Bombardieri strategici B-1B si sono spinti sugli obiettivi per colpire illegalmente dal territorio siriano di Al-Tanf, illegalmente occupato dagli USA.

Un certo numero di aeroporti militari siriani, strutture industriali e di ricerca sono stati oggetto dell’attacco missilistico. Secondo i dati preliminari non vi sono vittime tra la popolazione civile e il personale militare dell'esercito siriano. Le informazioni saranno aggiornate e comunicate al pubblico.

Secondo le informazioni disponibili sono stati utilizzati in totale 103 missili da crociera, tra cui i missili navali Tomahawk nonché bombe aeree GBU-38 dagli aerei B-1B e F-15, F-16 che hanno utilizzato missili «aria-terra».

Aerei «Tornado» della RAF britannica hanno rilasciato otto missili «Scalp EG».

I mezzi della difesa aerea siriana, sulla di complessi di difesa contraerea (PVO) di fabbricazione sovietica, hanno colpito con successo i mezzi di distruzione aerea e marittima.

72 missili da crociera sono stati intercettati. I sistemi d’arma della difesa contraerea siriana S-125, S-200, «Buk», «Kvadrat» e «Osa» sono stati messi in funzione per respingere l’attacco missilistico.. Questo dimostra l'alta efficienza delle armi della Siria e l'eccellente addestramento del personale militare siriano preparato dai nostri esperti.

Nell'ultimo anno e mezzo la Russia ha completamente ripristinato i sistemi di difesa aerea siriana e continua a migliorarli.

Vorrei osservare che alcuni anni fa, data la pressante richiesta di alcuni dei nostri partner occidentali, c’eravamo rifiutati di fornire sistemi missilistici antiaerei S-300 alla Siria. Tenendo conto di quanto accaduto riteniamo possibile ritornare sulla considerazione di questo problema - e non solo nei confronti della Siria, ma anche di altri stati.

Gli obiettivi erano, tra le altre cose, le basi aeree dell'Air Force siriana. I dati obiettivi del controllo dicono quanto segue:

- Quattro missili sono stati lanciati sull'aeroporto di Dumayr - tutti abbattuti;

- Sull'aeroporto di Ad Dumeir - 12 missili, tutti abbattuti;

- Sull'aeroporto Blay - 18 missili, tutti abbattuti;

- Sul campo di volo Shayrat - 12 missili, tutti abbattuti.

Gli aeroporti non sono stati danneggiati.

Dei nove missili sparati contro l'inutilizzato aeroporto di Mezze, cinque sono stati abbattuti.

Dei 16 missili sull’aeroporto di Homs 13 sono stati distrutti. Gravi distruzioni non sono state osservate.

30 missili sono stati utilizzati per colpire strutture nelle vicinanze degli insediamenti di Barz e Jaramani. Di questi, sette missili sono stati abbattuti. Queste strutture, presumibilmente legate al cosiddetto "programma chimico militare" di Damasco, sono state parzialmente distrutte. Non vengono utilizzate da molto tempo e ne persone e ne attrezzature erano sul posto.

Le forze di difesa aerea russe sono state trasferite alla modalità operativa di combattimento. Aerei da combattimento sono in servizio in volo.

Le zone dove è di stanza la difesa aerea russa non erano incluse negli obiettivi dei missili da crociera. I nostri sistemi antiaerei non sono stati usati.

Riteniamo che questo attacco non sia la risposta a un presunto attacco chimico, ma una reazione ai successi delle forze armate siriane nella lotta per liberare il loro territorio dal terrorismo internazionale.

Questo attacco è stato subito proprio nel giorno in cui a Damasco la missione speciale OPWC deve iniziare ad indagare l'incidente nella città di Duma, dove presumibilmente sono state usate armi chimiche.

Vorrei in particolare richiamare la vostra attenzione sul fatto che non ci sono impianti di produzione di armi chimiche in Siria su divieto dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.

Questo fatto dell'aggressione americana testimonia il disinteresse degli Stati Uniti all’obiettività nella condotta delle indagini, il suo tentativo di far deragliare il processo di pace in Siria e di destabilizzare la situazione nella regione del medio Oriente e non ha nulla a che fare con i dichiarati obiettivi di lotta al terrorismo internazionale.

Allo stato la situazione a Damasco e in altre località della Siria è tranquilla.

Seguiamo con la massima attenzione l'evolversi della situazione.






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