venerdì 31 agosto 2018

BUTINA COSTRETTA A RIMANERE SVEGLIA DALL'UNA ALLE TRE DI NOTTE SENZA ORA D'ARIA


WASHINGTON, 30 agosto – RIA Novosti. Maria Butina si trova ancora in una prigione americana dove la costringono a rimanere sveglia dall'una alle tre di notte, si legge in un comunicato dell'Ambasciata russa negli USA.

"Nei confronti di Maria continua ad agire un regime disumano di segregazione amministrativa, per cui è costretta a rimanere sveglia ogni notte dall'una alle tre. Questo è l'unico periodo in cui si può lasciare la cella. Non le è permessa nemmeno l'ora d'aria", si legge nel comunicato sull'ultima visita dei diplomatici russi alla Butina del 29 agosto.
All'Ambasciata un simile trattamento viene considerano come un modo per fare pressione sulla donna.

La Butina è stata arrestata negli Stati Uniti lo scorso luglio e rischia fino a 15 anni di carcere. E' accusata di attività di agente di un governo straniero senza registrazione del Ministero della Giustizia degli Stati Uniti, in concreto come agente straniero. La Butina in tribunale ha proclamato la propria innocenza. Il giudice ha comunque deciso di arrestare la donna. La prossima udienza per il suo caso si terrà il 10 settembre. Fino al 17 agosto la Butina era nel carcere di Washington, successivamente è stata trasferita nel carcere di Aleksandria (nei pressi della capitale).

Sabato scorso i diplomatici russi in via straordinaria le hanno fatto visita nella nuova prigione, dove viene tenuta in isolamento in una cella singola. Come ha dichiarato l'Ambasciata, "dopo mesi di detenzione nel carcere di Washington la cittadina russa, senza alcun preavviso,venerdì sera è stata trasferita nel carcere di Aleksandria dopo averle sequestrato ogni effetto personale, tra cui libri, asciugamani, scarpe da ginnastica, articoli per l'igiene". "Il soggiorno nel carcere della capitale è finito con una umiliante ispezione personale completa". La Missione diplomatica con indignazione ha osservato che "Maria è stata trasferita in catene e nessuno si è preoccupato di spiegarle cosa stava succedendo e dove la stavano portando".

Secondo l'Ambasciata nelle prime dodici ore la Butina è stata tenuta "in una cella singola di quarantena senza cibo, con la luce perennemente accesa e senza poter dormire, in isolamento". L'Ambasciata ha dichiarato che continuerà a cercare di liberare la Butina ed ha indirizzato al Dipartimento di Stato degli USA una dura nota sugli inaccettabili metodi applicati ad una cittadina russa pretendendo una reazione umana a tutto ciò che sta accadendo.



 




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