WASHINGTON,
30 agosto – RIA Novosti. Maria Butina si trova ancora in una prigione americana
dove la costringono a rimanere sveglia dall'una alle tre di notte, si
legge in un comunicato dell'Ambasciata russa negli USA.
"Nei
confronti di Maria continua ad agire un regime disumano di segregazione
amministrativa, per cui è costretta a rimanere sveglia ogni notte dall'una
alle tre. Questo è l'unico periodo in cui si può lasciare la cella. Non le è
permessa nemmeno l'ora d'aria", si legge nel comunicato sull'ultima
visita dei diplomatici russi alla Butina del 29 agosto.
All'Ambasciata
un simile trattamento viene considerano come un modo per fare pressione
sulla donna.
La Butina è
stata arrestata negli Stati Uniti lo scorso luglio
e rischia fino a 15 anni di carcere. E' accusata di attività di
agente di un governo straniero senza registrazione del Ministero della
Giustizia degli Stati Uniti, in concreto come agente straniero. La Butina
in tribunale ha proclamato la propria innocenza. Il giudice ha
comunque deciso di arrestare la donna. La prossima udienza per il suo caso
si terrà il 10 settembre. Fino al 17 agosto la Butina era nel carcere di
Washington, successivamente è stata trasferita nel carcere di
Aleksandria (nei pressi della capitale).
Sabato
scorso i diplomatici russi in via straordinaria le hanno fatto
visita nella nuova prigione, dove viene tenuta in isolamento in
una cella singola. Come ha dichiarato l'Ambasciata, "dopo mesi di
detenzione nel carcere di Washington la cittadina russa, senza alcun
preavviso,venerdì sera è stata trasferita nel carcere di Aleksandria dopo
averle sequestrato ogni effetto personale, tra cui libri, asciugamani, scarpe
da ginnastica, articoli per l'igiene". "Il soggiorno nel carcere
della capitale è finito con una umiliante ispezione
personale completa". La Missione diplomatica con indignazione ha
osservato che "Maria è stata trasferita in catene e nessuno si è
preoccupato di spiegarle cosa stava succedendo e dove la stavano
portando".
Secondo
l'Ambasciata nelle prime dodici ore la Butina è
stata tenuta "in una cella singola di quarantena senza cibo, con
la luce perennemente accesa e senza poter dormire, in isolamento".
L'Ambasciata ha dichiarato che continuerà a cercare di liberare la
Butina ed ha indirizzato al Dipartimento di Stato degli USA una
dura nota sugli inaccettabili metodi applicati ad una cittadina
russa pretendendo una reazione umana a tutto ciò che sta
accadendo.
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