Signor
Presidente Hassan Rouhani! Signor Presidente Erdogan! Cari colleghi!
Prima
di tutto vorrei ringraziare il signor Hassan Rouhani per l’invito a tenere qui,
a Teheran, un nuovo incontro trilaterale per discutere l’ulteriore
collaborazione fra Turchia, Iran e Russia sulla Siria.
Faccio
notare che le decisioni prese nei precedenti vertici degli Stati garanti del
Comitato del processo di Astana sono stati realizzati con successo.
Sono
stati compiuti progressi significativi per garantire a lungo termine la
normalizzazione in Siria. Il focolaio di terrorismo internazionale in questo
paese è stato praticamente eliminato. Liberato oltre il 95 per cento del
territorio siriano, 141 insediamenti civili.
Ciò
che rimane dei raggruppamenti di estremisti è attualmente concentrato nella
zona di de escalation nella provincia di Idlib.
I
terroristi stanno cercando di strappare il cessate il fuoco, inoltre si stanno
attivando per una nuova provocazione, anche con l'uso di armi chimiche.
Tuttavia
il successo dell'attuazione dei nostri accordi di collaborazione ha seriamente permesso
di avanzare sul piano politico attuando passi concreti per una riconciliazione
intersiriana e, soprattutto, sul campo.
Si
può tranquillamente affermare che vi sono tutte le possibilità affinché i
siriani stessi si impegnino nella definizione del futuro del loro paese.
In
questo contesto, propongo di discutere gli ulteriori piani di graduale implementazione
delle decisioni del Congresso del Dialogo Nazionale Siriano tenutosi a Sochi
nel gennaio di quest'anno. Prima di tutto intendo la formazione e l'avvio di
lavori sotto l'egida delle Nazioni Unite del Comitato costituzionale a Ginevra.
Per
ottenere una normalizzazione sostenibile è necessario contribuire a migliorare
la situazione socioeconomica e umanitaria in Siria. Nei territori restituiti al
controllo del governo siriano, la vita pacifica viene gradualmente
ripristinata, la sicurezza viene rafforzata e il ritorno dei civili sta aumentando.
A
questo proposito la Russia ha preso l'iniziativa internazionale di promuovere
il ritorno in Siria dei rifugiati e degli sfollati interni. Confortante che
questa iniziativa trovi il supporto dei nostri partner iraniano e turco.
Vorrei
ricordare che insieme al Centro di
accoglienza, distribuzione e alloggio dei rifugiati a Damasco, a Mosca è stato istituito
un quartier generale di coordinamento interdipartimentale. Inoltre i checkpoint
sono aperti al confine con la Giordania ed il Libano. In un mese e mezzo più di
quindicimila persone sono tornate a casa.
La Russia fornisce regolarmente assistenza
diretta alla popolazione della Siria: fornisce cibo, medicinali e altri beni
alle aree più colpite dai combattimenti.
In generale, sarebbe utile conferire ai nostri
sforzi umanitari congiunti un carattere sistematico per contribuire ad sollevare
la Siria dalle rovine, ripristinare la sua industria, l'agricoltura, le
infrastrutture, garantendo così un ritorno di massa dei siriani nelle oro case.
Cari
colleghi!
Ripeto che grazie al duro lavoro della Russia, dell'Iran e della
Turchia la direzione della Siria ha raggiunto risultati impressionanti. Sono
sicuro che oggi i negoziati saranno produttivi e le decisioni prese apportano
un contributo significativo a fornire una soluzione definitiva nella Repubblica
Araba Siriana.
Grazie
per l'attenzione.
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