sabato 13 ottobre 2018

Commento del Dipartimento di informazione e stampa del Ministero degli Affari Esteri russo in merito alle dichiarazioni del Rappresentante speciale USA per l'Ucraina




A Mosca sono state apprese con perplessità le dichiarazioni del rappresentante speciale USA per l'Ucraina K. Volker che ha respinto l'iniziativa della Russia di istituire una missione ONU per proteggere gli osservatori dell'OSCE sulla linea di contatto in Donbass con il pretesto che ciò «preserverà l'esistenza delle cosiddette repubbliche popolari che non trovano posto nella legislazione ucraina o negli accordi di Minsk».

È necessario ricordare che sotto gli accordi di Minsk si trovano le firme dei rappresentanti della DNR e LNR, che sono parti su base paritaria con Kiev. Una domanda ragionevole sorge, K. Volker ha letto tutti i documenti a fondamento degli accordi sulla composizione ucraina sui quali sembra sia impegnato. O per gli Stati Uniti gli osservatori dell'OSCE che si trovano in Ucraina per il quinto anno sono "illegali", perché non si parla nemmeno di loro nella legislazione di questo paese?

Intervenendo sugli accordi di Minsk K. Volker sta effettivamente lavorando per distruggerli. Questo è precisamente l'obiettivo del concetto di piena occupazione del territorio della DNR e LNR da parte dei cosiddetti «pacificatori» ONU, l'istituzione in loco di un'amministrazione civile-militare internazionale con il successivo trasferimento forzato del Donbass alle autorità di Kiev senza fornire alla regione uno status speciale e garantire la sicurezza della sua popolazione, come concordato a Minsk.

Il signor Volker non è meno attivo nel chiedere una maggiore pressione sulla Russia attraverso le sanzioni, il che è completamente estraneo al suo mandato. Apparentemente sta cercando di sostituire in questo campo il senatore americano J. McCain, di cui è stato uno stretto collaboratore. Dimostrando costantemente un aggressivo spirito anti-russo ed un vigoroso sostegno alle aspirazioni revaniste del regime di Kiev nei confronti del Donbass, sostenendo un incremento delle consegne di armi distruttive a Kiev, il rappresentante speciale degli Stati Uniti non sta chiaramente aiutando a risolvere il conflitto causato dal colpo di stato in Ucraina nel 2014 con il sostegno di Washington.


12 ottobre 2018 





Nessun commento:

Posta un commento