venerdì 23 novembre 2018

MID RUSSIA SULLA SITUAZIONE IN UCRAINA



Intervento di Aleksandr Lukashevich, Rappresentante permanente della Russia presso l'OSCE, nella una riunione del Consiglio permanente dell'OSCE sulla situazione in Ucraina e la necessità di attuare gli accordi di Minsk, Vienna, 22 novembre 2018


Egregio Signor Presidente,

Sta diventando sempre più evidente il modo in cui le azioni della leadership dell'Ucraina sono in netta contraddizione con le generose assicurazioni sulla loro adesione a una soluzione pacifica del conflitto nell'est del paese. Invece di passi concreti su un accordo politico-diplomatico, Kiev continua ad aumentare artificialmente le tensioni militari nel Donbass, senza ridurre gli scenari della forza. Diversamente il recente trasferimento da parte di Kiev nel Donbass di artiglieria di grosso calibro, dei sistemi di lancio multipli Uragan dei sistemi missilistici BUK e S-300 e di armamenti americani non possono essere spiegati. Questi fatti, come abbiamo già notato, sono confermati nelle relazioni di novembre della missione speciale di monitoraggio dell'OSCE (SMM) in Ucraina.

In generale, secondo la parte ucraina, nel 2018, Kiev ha aumentato i finanziamenti per gli acquisti militari del 37% rispetto al 2017. Per il 2019 è stato deciso di aumentarli ulteriormente, portando il totale al 5,36% del PIL. Dall'inizio dell'anno le forze armate dell'Ucraina hanno ricevuto oltre 3.500 unità di armamenti e equipaggiamenti militari, compresi i carri armati T-72, mezzi corazzati BTR-3, sistemi missilistici Stugna-P e Corsair, nonché mortai da 82 mm. Le speculazioni sull'acquisto di armi letali da parte dell'Ucraina all'estero, inclusi droni d'attacco e tecnologie correlate, non diminuiscono.

Il prezzo di una tale militarizzazione del paese sono vite lacerate, destini spezzati, case e famiglie distrutte. Nella scorsa settimana, la SMM ha registrato attacchi di artiglieria su Debal’zevo, Michajlovka e Krutoj Balke. Diverse le case danneggiate. Rappresentanti di alcuni distretti delle regioni di Donezk e Lugansk affermano che il 17 novembre è stato ferito un civile di Trudovskij, una donna nel villaggio di Golmovskij il 15 novembre e un elettricista a Mareevka il 14 novembre. Ci aspettiamo che la SMM verifichi rapidamente queste informazioni.

Invitiamo la missione a migliorare l’attività di osservazione lungo la linea di contatto. Chiediamo un nuovo rapporto tematico sulle vittime civili e sulla distruzione delle infrastrutture civili. Dal 16 settembre 2017 (data di pubblicazione dell'ultimo rapporto tematico) molti sono stati i bombardamenti delle aree residenziali del Donbass da parte delle Forze armate dell'Ucraina.

Attiriamo l'attenzione sui tentativi di Kiev di limitare le attività di osservazione della SMM. La settimana scorsa droni a lungo raggio si sono "fermati" sopra l'area di Vyskriv, Stepanovka, Vershina, Mironovskaja, Prichepilovka e Popasnaja. Il 12 novembre, vicino a Prichepilovka, la SMM ha individuato una stazione di disturbo radio (R-934B / BM VHF / UHF). Le forze di sicurezza ucraine non hanno permesso agli osservatori di visitare i siti militari a Novoselovka II e Starognatovka.

Le conseguenze delle azioni delle Forze armate dell'Ucraina in Donbass sono avvertite anche dai residenti di altre regioni del paese. Un numero crescente di crimini vedono colpi di armi da guerra "in mani sbagliate" e un loro uso successivo a scopi criminali. Secondo il Procuratore capo militare dell'Ucraina, A. Matios, ogni tre soldati, uno come afferma lui porta "trofei di guerra" dal Donbass. Le forze dell'ordine ucraine dichiarano la propria incapacità di controllare e limitare la circolazione di armi non solo nel Donbass, ma in tutto il paese. Secondo il Ministero degli Interni dell'Ucraina, oggi oltre 3 milioni di armi illegali stanno "girando" in tutto il paese. Allo stesso tempo, dal 2014, ne sono state sequestrate solo 4.500. Una nota questa per coloro che hanno espresso l'intenzione di fornire armi all'Ucraina.

L'allarmante crescita delle tensioni nel Donbass si sta verificando sullo sfondo della mancanza di volontà politica a Kiev di attuare le disposizioni del "Pacchetto di misure" di Minsk. I negoziatori ucraini a Minsk ignorano attentamente ogni aspetto politico dell'accordo, rifiutano di discutere in modo sostanziale le questioni dello Status speciale, della riforma costituzionale, dell’amnistia. Al limite del sabotaggio evitano di fissare sulla carta la "formula di F.-V. Steinmeier" ed adempiere l'accordo dei leader del "Quartetto di Normandia”, confermato per due volte nei vertici del 2015 e del 2016 quali norme da inserire nella legislazione ucraina.

La riluttanza a rispettare gli accordi di Minsk, Kiev la camuffa goffamente nelle sue manifestazioni di isteria antirussa. Le iniziative russofobiche della leadership dell'Ucraina hanno un impatto negativo sulla situazione dei diritti umani. L'attuale legge "Sull’educazione" ed il progetto di legge "Per assicurare il funzionamento della lingua ucraina come lingua di Stato", adottato in prima lettura, mirano a negare a quasi metà della popolazione del paese i diritti e le opportunità di partecipare pienamente alla vita pubblica e politica, ricevere istruzione, servizi medici, limitandone l'accesso alla vita culturale.

Tuttavia, la propaganda anti-russa non unisce, ma divide la società ucraina. Nel quinto anniversario del "Majdan" la maggior parte della popolazione del paese rimpiange gli eventi accaduti. Secondo un sondaggio di opinione del canale NewsOne, il 91% dei 10.000 intervistati ha risposto negativamente alla domanda - se poteste, rifareste il Majdan ? -. Degli ex partecipanti a quegli eventi, oggi solo i radicali nazionalisti si sentono a proprio agio.

In queste condizioni non sorprende più che l'Ucraina, in una riunione del Terzo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, abbia votato contro la risoluzione sulla lotta contro il nazismo, il neo-nazismo e le altre pratiche che contribuiscono all'escalation delle forme contemporanee di razzismo, di discriminazione razziale, xenofobia e collegate con queste l’intolleranza. Ma nonostante ciò la risoluzione ha ricevuto un appoggio completo (è sintomatico che solo gli Stati Uniti abbiano votato uguale all'Ucraina). Questo è un chiaro esempio di chi è realmente isolato sulle importanti questioni dell'agenda internazionale.

Sentendosi impuniti i radicali ucraini continuano a commettere i loro mostruosi crimini. Secondo la SMM (rapporto del 16 novembre), nella notte del 5 novembre nella città di Kolomyja, nella regione di Ivano-Frankovsk, nel cimitero locale delle vittime della Prima guerra mondiale 94 croci di soldati polacchi caduti, sono state divelte. Il 15 novembre i nazionalisti hanno cercato di incendiare la chiesa di Sant'Andrea a Kiev. L'SMM ha riferito che i custodi della chiesa sono stati feriti mentre cercavano di impedire l’assalto. Il 17 novembre membri del "Settore destro" hanno cercato di prendere d'assalto la residenza del metropolita di Krivoy Rog e Nikopol Ephraim. I preti della canonica della Chiesa ortodossa ucraina hanno iniziato a essere chiamati dai servizi di sicurezza dell'Ucraina "per colloqui", probabilmente con lo scopo di costringerli a cambiare le loro convinzioni.

Kiev sta cercando di nascondere alla comunità internazionale le manifestazioni sopramenzionate del radicalismo. Limita la libertà di parola, non persegue la persecuzione dei giornalisti all'interno del paese. Il caporedattore di RIA Novosti-Ucraina Kirill Vyshinskij è ancora in stato di arresto con un'accusa assurda ed inventata. Il 6 novembre a Kiev i Servizi hanno arrestato il regista e giornalista, autore di documentari sulla religione ortodossa Oleg Sagan. Un pensionato gravemente malato viene accusato di mettere in discussione l'integrità territoriale dell'Ucraina e di incitare all'odio religioso.

Il 9 novembre, i Servizi hanno invaso l'appartamento del caporedattore della rivista ucraina “Sparo controllato” Roman Vasilishin che stava indagando sulla corruzione nelle forze armate ucraine. Il 18 novembre a Kiev due giornalisti sono stati attaccati fisicamente. Secondo il capo dell'Unione nazionale dei giornalisti dell'Ucraina, dall'inizio del 2017 più di 160 di questi casi sono stati registrati nel paese. Il leader del gruppo "C14" (gruppo dell’ultradestra ndt) sul canale "Magnolia-TV" ha spiegato tali azioni come "Tribunale del popolo". I responsabili generalmente restano impuniti. Contiamo sulla reazione del Rappresentante OSCE per la libertà dei media, A. Desir

Egregio Signor Presidente,

Problemi di libertà di parola, persecuzione della Chiesa, nazionalismo radicale e violazione dei diritti delle minoranze nazionali meritano la dovuta attenzione da parte dell'OSCE nel contesto del contributo dell'Organizzazione alla risoluzione della crisi in Ucraina. Permettetemi di ricordare che la base principale e incontestata per una soluzione è il "Pacchetto di misure" di Minsk, sostenuto dalla risoluzione 2202 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 17 febbraio 2015 e una dichiarazione del Presidente del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 6 giugno 2018. Gli aspetti politici della regolamentazione del conflitto non sono meno importanti di quelli militari e richiedono un'implementazione urgente e rigorosa. Il concetto di passi paralleli nell'ambito della politica e della sicurezza è stato confermato durante il vertice di Berlino del "Quartetto di Normandia" del 20 ottobre 2016.

Nell'ambito militare si rendono necessarie ulteriori misure per rafforzare la sicurezza: il divieto di bombardamento di insediamenti civili ed attività di ricognizione e sabotaggio, l’emanazione di ordini di cessate il fuoco e la responsabilità disciplinare dei trasgressori. Infine è necessario cessare l’ampliamento della presenza di forze e mezzi a Stanica Luganskaja in conformità con l'accordo quadro del 21 settembre 2016 e ripristinare lo status quo nelle altre due aree pilota di allargamento di Zolot e Petrovskij.

E' ora di spezzare il «punto morto» ed una serie di problemi acuti in campo umanitario, a partire dalla cancellazione introdotta da Kiev del blocco dei trasporti commerciali nonché la riparazione del ponte nel villaggio Luganskoj sulla base del progetto della SMM. Risolvere il conflitto nazionale di Kiev si può solo attraverso negoziati diretti con Donezk e Lugansk in stretta conformità con il «Pacchetto di misure»


Nessun commento:

Posta un commento