lunedì 10 dicembre 2018

LAVROV SULL'UCRAINA, CRIMEA E PROVOCAZIONI NEL MARE D'AZOV









Per quanto riguarda l'Ucraina, la Crimea, l'annessione, l'occupazione e così via, non ho bisogno di fare valutazioni, perché ci sono fatti. I fatti sono che l'Occidente ha sostenuto il colpo di stato nel febbraio 2014. Germania, Francia e Polonia il giorno prima di questo colpo di stato avevano garantito l'accordo tra l'allora presidente dell'Ucraina V.F Janukovich e l'opposizione con le loro firme. Si sono rivelati incapaci. Questo colpo di stato li ha umiliati. Invece del "governo di unità nazionale" stipulato dall'accordo, questi golpisti hanno annunciato la creazione di un "governo dei vincitori"
Nei nostri appelli a Berlino, Parigi e Varsavia in ordine alle loro garanzie all'accordo, accordo che presupponeva la creazione di un governo di unità nazionale e lo svolgimento di elezioni anticipate con l'indicazione della necessità di richiamare all'ordine i golpisti che se ne fregavano delle loro garanzie, non ci hanno proprio risposto. Il primo atto adottato da questi golpisti dopo la presa illegale del potere è stata la soppressione della legge che garantiva diritti ai cittadini russofoni dell'Ucraina.
Il volto di questo potere si è rivelato chiaramente sin dai primi giorni. Due giorni dopo il colpo di stato, uno di quelli che hanno comandato le violenze durante i raduni nella piazza centrale di Kiev, il leader dell'organizzazione neo-nazista "Settore di destra" ed ora deputato della Verkhovna Rada, D. Jarosh affermò che non ci sarebbe stato nulla da fare per i russi in Crimea. Il russo non capirà mai gli ucraini e non onorerà mai gli eroi ucraini, vale a dire quelli che furono collaboratori e collaborarono con i nazisti durante la seconda guerra mondiale. Per questo, continuò D. Jarosh, il russo deve essere annientato o espulso dalla Crimea. Questo è stato l'inizio dei processi che hanno portato al referendum in Crimea e alla decisione dei crimeani di unirsi alla Federazione Russa. Questo non si deve dimenticarlo mai.
Quando ricordo questo ai nostri colleghi, compresi quelli che hanno partecipato agli eventi e che hanno messo le loro firme come garanzia per l'attuazione dell'accordo sulla soluzione della crisi politica in Ucraina del 21 febbraio 2014, dicono che questa è roba vecchia e che ora si deve fare qualcosa. Suggeriscono a noi di fare il primo passo. Non è necessario fare alcun primo passo, ma piuttosto rispettare gli accordi di Minsk.
Dato che nel 2014 i nostri colleghi occidentali hanno "mandato giù" il colpo di stato armato anticostituzionale in Ucraina, ora non possono chiedere questo potere di renderne conto anche se, da tempo, hanno compreso con chi hanno a che fare. Avendo detto una volta che questi sono democratici, i nostri partner non possono più iniziare a criticarli pubblicamente. Questo è il problema.
Il presidente Poroshenko ed il suo regime godono di completa impunità e organizzano provocazioni come quella che si è verificata all'ingresso dello Stretto di Kerch dal Mar Nero.
Letteralmente un giorno dopo questa ovvia provocazione, in una delle navi, come sapete (il Presidente russo Vladimir Putin ne ha parlato), è stato trovato il testo dell'ordine che queste persone avevano ricevuto dal loro comando. Diceva che era necessario fare tutto di nascosto senza informare le autorità russe dell'attraversamento dello stretto di Kerch nel mare di Azov. Sottolineo: segretamente.
Anche se un mese e mezzo prima di questo evento le stesse navi militari ucraine entrarono nel mar d'Azov rispettando rigorosamente tutte le norme sul passaggio dello Stretto di Kerch: ancorate richiesero i servizi di un pilota che fu loro fornito. Furono condotti attraverso lo stretto e costeggiarono il mare di Azov fino ai loro porti. Perché questa volta non hanno fatto lo stesso? C'è solo una risposta: hanno voluto provocare uno scandalo.
Il giorno dopo, il presidente dell'Ucraina Poroshenko ha dichiarato la legge marziale e tre giorni dopo, gli americani hanno dichiarato di aver bisogno di aumentare la loro presenza militare nel Mar Nero. Come da copione: l'incidente si è verificato, lo scandalo è stato gonfiato per cui è stata immediatamente imposta la legge marziale che servirà a rafforzare le speranze assolutamente futili del Presidente in carica dell'Ucraina nelle prossime elezioni. Immediatamente sono sorte iniziative in linea con le intenzioni degli Stati Uniti di aumentare la propria presenza militare vicino alle nostre coste. Se seguite la logica del "a chi giova?", trovate da voi le conclusioni.








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