Nel centro di Mosca, in un vicolo vicino alla casa dove abitava
Elizaveta Glinka, ci sono attrezzature speciali e trailer. Vicino - persone con
walkie-talkie che appurano se gli artisti sono pronti per entrare nelle
inquadrature. Gli artisti sono pronti.
Il set - il
vero e proprio appartamento del Dottor Lisa, dove lo studio cinematografico KIT
ha invitato il marito della defunta, a capo dell’Ente di beneficenza
internazionale "Giusto Aiuto" Gleb Glinka. Non solo è diventato il
consulente della regista del film Oksana Karas, ma ha anche recitato un ruolo in
una scena.
La TASS è riuscita
a visitare il set e vedere come si svolge l'ultimo giorno di riprese del film,
la cui uscita è prevista per l'autunno del 2020. Nell’inquadratura Chulpan
Khamatova (Dottor Lisa) e l'attore polacco Andrzej Chyra (Gleb Glinka). Konstantin Chabenskij, Elena Koreneva,
Julija Aug, Tat’jana Dogileva ed altri hanno già concluso le scene. Nell’appartamento
dei Glinka è molto luminoso Soffitti alti, mobili massicci d'epoca. Un sacco di libri, un sacco di icone. Dipinti.
"Stiamo
girando nell’appartamento di Elisaveta Petrovna in tutto tre scene su 35,
abbiamo ancora un sacco di luoghi diversi, ma non sono tutti così autentici” -
dice alla TASS la regista Oksana Karas. – La stazione Paveletskaja, abbiamo girato
delle scene alla stazione Paveletskaja e per esempio la sede della Fondazione Dottor
Lisa - altrove. E' stata una nostra decisione consapevole, non volevamo come fanno
tutti i registi, arrivare e rovinare tutto. La Fondazione è attiva, tutto
funziona lì, grazie a Dio, l’opera di Lisa vive".
"Oksana,
ho vissuto con Elizaveta Petrovna, con cosa vuoi che mi spaventi?"
"Siamo
stati molto fortunati che Gleb Glebovich stesso ha offerto di ospitarci nel
loro appartamento", continua la regista. Capisci cosa succede quando
arrivano i 50 membri della troupe? Sposteremo, cambieremo tutto”. A questo rispose:"
Oksana, ho vissuto con Elizaveta Petrovna, con cosa che mi spaventi?"
All’inizio
Oksana Karas aveva detto che in nessun caso voleva fare un film su Elizaveta
Glinka. Ma a quanto pare, l'immagine risulta essere molto vitale, in nessun
caso sarà un film epitaffio. "Ovviamente dalle riprese non si può mai
capire come andrà a finire il film", spiega la regista. Il montaggio è una
tappa sostanziale nel produrre il film, da un fotogramma puoi fare un film
completamente diverso. Puoi realizzare 15 versioni del film, saranno tutte con
intonazioni diverse, con diversi messaggi dell'autore. Ma per ora posso dire
che sta uscendo un film di recitazione, come volevo, un film umano, sulle
relazioni, sulle persone. Spero davvero che sia vivo, vero e che noi, gli attori
e gli autori troveremo momenti di vita in ogni scena, così che le drammatiche
peripezie che esistono nella sceneggiatura possano essere raccontate in un
linguaggio vivace, leggero ed ironico. Era esattamente ciò che Elizaveta
Petrovna era: leggera, ironica ".
La regista
ammette che non conosceva Elizabeth Glinka. "Non l’ho mai
incontrata", dice Karas. La Chulpan – “Sì, certo, ci conoscevamo bene".
"Elizaveta
Petrovna ha affrontato il dolore ogni giorno, la morte, la malattia, i seri
problemi degli estranei", spiega la regista. Eppure sono riuscita ad
entrare in queste situazioni con una sorta di sensazione di luce ed umorismo.
Ovviamente abbiamo tutto questo grazie al fatto che la Chulpan ha assunto il
ruolo principale. E’ riuscita a trasmettere il personaggio. E’ molto più
importante la somiglianza fisica".
Tuttavia,
quando la Chulpan esce dal camerino dopo il trucco, tutti rabbrividiscono:
sembra proprio sia Elizaveta Glinka stessa. Capelli biondi corti, un vestito
scuro modesto, una collana di perle intorno al collo, scarpe da ginnastica
bianche. Anche le movenze dell'attrice e come gira la testa, il sorriso: tutto
ricorda a Elizaveta Petrovna.
La trasfigurazione di Chulpan Khamatova
"Certo,
è stato importante il fatto che Chulpan fosse simile alla dottoressa
Lisa", dice Oksana Karas. "Elizaveta Petrovna aveva uno stile molto
riconoscibile, vestiva con gusto, amava le cose classiche, portava sempre un
filo di perle, gli orecchini da cui, praticamente, non si separava mai. Aveva
un'acconciatura riconoscibile, aveva una chiara visione di sé stessa, la sua
immagine, una certa presentazione di sé ed era anche delle straordinarie
qualità femminili. Inoltre ogni giorno entrava in contatto con i diversi
aspetti della vita sociale, andava alla stazione, indossava camici e vestiti
caldi. Ma sempre manteneva l'eleganza. Abbiamo ricreato questa sua immagine".
Secondo la
regista, Chulpan Khamatova è completamente cambiata esternamente. "È
fantastico che Chulpan, che per sua natura è una mora, abbia accettato di
tingersi i capelli senza porre questioni", dice Oksana Karas. "Devi
capire che anche questo è un processo complicato: la colorazione è avvenuta in
cinque-sei fasi e Chulpan, un'attrice di grande talento, è entrata nel personaggio
dell'eroina nel modo di parlare, nel modo in cui lei si poneva, rideva, sorrideva
ma ripeto: questa non è la cosa principale, la cosa principale è il
personaggio, il quale, credo, è stato trasmesso nel modo più autentico".
25 aprile 2012
Sul set di
nuovo tutto si muove. "Ciak", si sente una radio. Chulpan cammina
velocemente per la stanza, apre i cassetti del cassettone - non riesce a
trovare una polizza. Rimprovera il marito. "L'unica cosa che chiedo è di
non toccare i miei documenti", dice lei. "Ora verranno gli organi
della tutela (dei minori), che succederà?" Le riprese si fermano,
l'attrice chiama la regista e racconta come vede questa scena. "Sarebbe
bello se guardassi ovunque e la polizza si trovasse dove stavo già
guardando", suggerisce Chulpan Khamatova.
"Chulpan
in questa scena è molto impetuosa e tu sei calmo," Karas dà consigli
all'interprete del ruolo di Gleb Glinka durante le riprese.
"Tutti
gli avvenimenti della scena raccontano un giorno - spiega Oksana Karas - Questo
è mercoledì 25 aprile 2012. Un giorno strappato alla vita di Elizaveta Glinka
Non è accaduto nulla di speciale in questo giorno, è solo un giorno. Fino alla
sua morte, ci sono stati ancora quattro anni molto pieni, molto complicati,
controversi, ma tutto accade qui ed ora. C'è solo un flashback che riguarda la
vita di Elizaveta Petrovna e Gleb Glebovich in America nella metà degli anni ‘90.
Sono giovani, i bambini sono molto piccoli, vivono nel Vermont e non si stanno
preparando per tornare in Russia".
La sua
energia rimane con noi
Il nostro
film è una storia dalla quale emerge la vita, in cui non abbiamo voluto parlare
della morte del personaggio principale", continua la regista. Per noi la
cosa principale è fare un film vivo, dove Elizaveta Petrovna è una persona viva
che può essere criticata, che ha dei difetti, che non è un monumento. E’ un
film racconto su una persona vivente. Dopo la morte la sua energia continua ad
essere fra noi. Lei ha fatto tante buone azioni per gli altri, non per se stessa,
sono poche persone che possono essere così".
Sul Dottor Liza
Per
formazione un medico di rianimazione, Elizaveta Glinka è diventata famosa per i
diritti umani e le attività di beneficenza. Nel 2007 ha fondato
l'organizzazione pubblica caritatevole internazionale "Fair Aid", dove
ha aiutato a morire i malati di cancro (aprendo il primo hospice in Russia ndt),
i bisognosi e i senzatetto. Ha regolarmente visitato il Donbass con azioni
umanitarie, portando in Russia per le cure molti bambini ammalati, ha portato
aiuti umanitari in Siria. Durante uno di questi viaggi è scomparsa - il 25
dicembre 2016 durante la caduta del Tu-154 del Ministero della Difesa della
Federazione Russa.
Il film è
prodotto da KIT Film Studio e IVAN Production Center in collaborazione con il
canale televisivo NTV e con il sostegno del Ministero della Cultura della
Federazione Russa.
Natal’ja Barinova