domenica 10 maggio 2020

DICHIARAZIONE UFFICIALE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELLA FEDERAZIONE RUSSA




Dichiarazione del Ministero degli Esteri russo in relazione ai tentativi degli Stati Uniti di riscrivere la storia della Vittoria sul nazismo


Causano estrema indignazione i tentativi di distorcere i risultati della sconfitta del nazismo ed il contributo decisivo del nostro paese, tentativi che non fermano Washington nemmeno nei giorni solenni della universale celebrazione del 75 ° anniversario della Vittoria.

A questo proposito non possiamo ignorare il commento, pubblicato su una pagina della Casa Bianca dei social network, in cui la vittoria sulla Germania hitleriana viene attribuita esclusivamente ad «America e Gran Bretagna». Alla vigilia della festa sacra i funzionari americani non hanno avuto né il coraggio né la volontà di rendere omaggio al ruolo incontrovertibile e alle smisurate, incommensurabili perdite umane che allora l'Armata Rossa ed il popolo sovietico hanno subito in nome di tutta l'umanità.

Estremamente parsimoniose sono state le dichiarazioni a questo proposito dei rappresentanti ufficiali degli Stati Uniti.

Purtroppo questo atteggiamento è chiaramente discordante con la dichiarazione adottata il 25 aprile dai presidenti V.V. Putin e D. Trump in occasione dell'anniversario della storica riunione dei soldati sovietici e americani all'Elba nel 1945.

Il documento metteva in rilievo gli sforzi comuni dei nostri paesi nella lotta contro il nemico comune.

Partiamo dal presupposto che i fatti reali della storia non possono essere ignorati, a prescindere da simpatie o antipatie, che nascono sia in relazione all'Unione Sovietica che in quegli anni ha liberato il mondo dalla peste bruna, sia per quanto riguarda il nostro paese oggi.

Prova ne sono le numerose fondate risposte fondate ai tweet della Casa Bianca non solo da parte di russi, ma anche di americani che conoscono la storia, nonché di persone da ogni angolo del mondo. È interessante notare che i loro commenti storici e corretti vengono metodicamente cancellati. E questo viene fatto nel «paese più democratico», che va ripetendo instancabilmente il suo «impegno per la libertà di parola»!

Il tema della sacra impresa nella guerra delle generazioni più vecchie non dovrebbe trasformarsi in un altro problema nelle relazioni bilaterali, che già vivono periodi difficili. La Russia e gli Stati Uniti, nonostante le differenze, possono, sulla base della fiducia, del rispetto reciproco e della considerazione reciproca degli interessi, combattere insieme le crescenti sfide del nostro tempo.

Intendiamo promuovere un serio confronto su questo argomento con i funzionari americani.



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