COMMENTO DEL MID DELLA FEDERAZIONE RUSSA PER IL 12MO
ANNIVERSARIO DEGLI EVENTI DELL’AGOSTO 2008 NELL’OSSEZIA DEL SUD
Ricordiamo i tragici eventi
accaduti 12 anni fa. Nella notte tra il 7 e l'8 agosto 2008, il governo
Saakashvili lanciava la cosiddetta "Operazione per ristabilire l'ordine
costituzionale nel territorio dell'Ossezia meridionale" che in pratica provocava
un massiccio bombardamento indiscriminato di Tskhinvali e l'assalto ad un campo
di forze di pace russe delle Forze congiunte di mantenimento della pace. Le
azioni della parte georgiana sono state una grave violazione degli accordi
internazionali sulla soluzione pacifica del conflitto georgiano-osseto
meridionale, hanno portato a numerose vittime, anche tra militari russi e
cittadini russi e distruzioni ed in ultima analisi, hanno causato sia una
risposta all'operazione russa per imporre la pace, sia e la successiva
decisione della Federazione Russa di riconoscere l'indipendenza dell'Ossezia
meridionale e dell'Abkhazia.
Il posto dei meccanismi di
negoziazione a lungo termine per la risoluzione dei conflitti georgiano-abkhazi
e georgiano-osseto del sud che avevano cessato di esistere è stato preso dal
nuovo formato internazionale per il Caucaso meridionale - Discussioni
internazionali di Ginevra sulle questioni di sicurezza e la stabilità del
Caucaso sono stati avviate in attuazione dei Principi di insediamento
concordati dal presidente russo Dmitrij Medvedev e dal presidente francese
Nicolas Sarkozy. Rappresentanti di Abkhazia, Georgia e Ossezia meridionale,
nonché UE, OSCE, ONU, Russia e Stati Uniti, in quanto precedentemente coinvolti
direttamente nella soluzione e interessati alla stabilità e alla sicurezza nel
Caucaso meridionale, hanno partecipato di comune accordo ed in condizioni di
parità. Le tre organizzazioni internazionali citate, previo accordo tra i
partecipanti, agiscono contemporaneamente come copresidenti. Il significato
delle discussioni di Ginevra è ovvio: è l'unico forum internazionale che
fornisce un dialogo diretto tra Georgia e Abkhazia, Georgia e Ossezia
meridionale. La stessa esistenza di questa piattaforma ha permesso, negli
ultimi dodici anni, di mantenere un processo negoziale pacifico senza alcun
confronto militare e mantenendo una relativa stabilità ai confini di questi tre
stati.
La lezione principale dei tragici
eventi del 2008 - un altro promemoria del fatto che il ricorso ai metodi della
forza per risolvere le controversie ed i conflitti internazionali è insensato e
controproducente.
Soprattutto quando si tratta di
una sfera così complessa e delicata come le relazioni interetniche: ogni
violenza qui porta alle conseguenze più dolorose, a volte irreparabili. In
tutti questi anni gli sforzi della Russia sono stati volti a ripristinare il
dialogo ed un vero e proprio processo negoziale tra la Georgia da un lato e
l'Abkhazia e l'Ossezia meridionale dall'altro, anche firmando un accordo sul
non uso della forza tra di loro.
Un elemento importante per
garantire stabilità e sicurezza a tutti gli effetti nel Caucaso meridionale è
la coerente normalizzazione delle relazioni russo-georgiane. La Russia ha
sempre apprezzato i rapporti amichevoli con il popolo georgiano ad essa vicino,
con il quale abbiamo vissuto in un unico stato sotto nomi diversi per più di un
secolo. Siamo convinti che il rapido superamento delle differenze esistenti, il
ripristino e il pieno sviluppo dei legami bilaterali soddisfi gli interessi a
lungo termine dei nostri paesi e dei nostri popoli.
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