Il 28 luglio
si è venuti a conoscenza del massiccio blocco di risorse dell’informazione russa
da parte di Google. Senza preavviso e spiegazione l'account ufficiale del
canale televisivo "Tsargrad", nei video che ospita YouTube, con un
pubblico di oltre un milione di abbonati ed i relativi canali "Notizie di
Tsargrad" e "Two-Headed Eagle" sono stati bloccati di notte con
la dicitura "senza possibilità di recupero". Inoltre alla redazione
dei media è stato negato l'accesso a posta, cloud e altri servizi Google.
Allo stesso
tempo, YouTube ha bloccato gli account di alcuni esperti russi che hanno
opinioni simili ai principi della politica editoriale di Tsargrad. In tutti
questi casi, l'amministrazione dell'hosting video ha ignorato le proprie regole
per inviare un avviso di violazione indicando punti specifici del contratto
utente che non sono stati seguiti. L'amministrazione Google non risponde a
numerose richieste dal canale TV.
Il momento
scelto dai moderatori della piattaforma video per limitare la trasmissione dei
media russi che promuovono i valori ortodossi sembra cinico. Ciò è accaduto
durante un'importante festa per tutti i cristiani in Russia e all'estero: il
Giorno del Battesimo della Rus’.
Questa non è
la prima volta che il gigante tecnologico americano si comporta in questo modo.
Il 20 maggio quest'anno in circostanze analoghe, sono stati cancellati gli account
di uno dei principali canali televisivi della Crimea "Crimea 24" e
delle agenzie di informazione "Anna News" e "News Front".
In precedenza, il canale della "Agenzia federale delle Notizie" è
stata bloccata senza alcuna spiegazione. La rimozione nel marzo di quest'anno
non è casuale in questo contesto. oltre 300 account di origine russa su
Facebook e Twitter.
Tutti questi
fattori non lasciano dubbi sul fatto che la decisione di Google sia un altro
esempio di censura politica e violazione della libertà di espressione e del
principio della parità di accesso alle informazioni. I monopolisti americani
del mercato della tecnologia stanno ancora una volta seguendo la guida del
Washington ufficiale, che sta conducendo una campagna senza scrupoli per
ripulire il campo dell'informazione globale da fonti russe.
Chiediamo
alle organizzazioni internazionali competenti e alla comunità dei diritti umani
di rispondere a questo passo inaccettabile.
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