sabato 12 settembre 2020

Sulle violazioni della lingua russa e dei diritti dei cittadini di lingua russa in Ucraina


 

Ci vediamo costretti ad affermare che la situazione in Ucraina, per quanto riguarda il rispetto dei diritti della popolazione di lingua russa, continua a peggiorare.

Dal 1 ° settembre le scuole secondarie in Ucraina con insegnamento in russo, nell'ambito delle decisioni di Kiev sulla totale ucrainizzazione, sono state forzatamente imposte all’insegnamento in lingua ucraina. Nel frattempo le scuole che insegnano nelle lingue degli Stati membri della UE hanno ricevuto un "differimento" fino al 2023.

All'inizio di settembre il tribunale di Odessa ha definitivamente privato la lingua russa del suo status regionale nella regione di Odessa, nonostante i tentativi delle autorità locali di difendere la lingua russa utilizzata dalla maggioranza dei cittadini di questa regione dell'Ucraina.

Abbiamo ripetutamente attirato l'attenzione della comunità internazionale sulla politica di Kiev di ucrainizzazione forzata e sulle molteplici discriminazioni della lingua russa in violazione della Costituzione del paese e dei suoi obblighi internazionali. Permettetemi di ricordare che le strutture internazionali per i diritti umani, compresa la Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa, hanno raccomandato alla parte ucraina di apportare le modifiche appropriate alla legislazione per garantire i diritti linguistici delle comunità nazionali che vivono in Ucraina. Tuttavia la Kiev ufficiale li ha ignorati.

Così come ha ignorato i tentativi di alcune forze politiche all'interno del Paese di porre rimedio alla situazione. I loro appelli alla Corte costituzionale, l'elaborazione di progetti di legge volti a proteggere la diversità linguistica non hanno avuto successo.

Inoltre la lotta delle autorità ucraine contro la lingua russa ha superato ogni ragionevole limite: sono iniziate azioni punitive contro i propri cittadini. Il 21 agosto il servizio di sicurezza ucraino a Kherson ha arrestato T. Kuzmich, insegnante di lingua e letteratura russa, Candidato delle scienze linguistiche, autore di libri di testo, eminente attivista sociale. La rispettata insegnante di studi russi è stata collocata in un centro di detenzione preventiva con un'accusa di tradimento palesemente inventata. La sua principale "colpa" è quella di lavorare alla conservazione e allo sviluppo della lingua russa in Ucraina e di aver visitato la Crimea. Adesso in Ucraina questo basta per finire dietro le sbarre.

Rossotrudnichestvo nel suo appello all'ONU HRC e all'OSCE ha richiamato la loro attenzione su questa situazione assolutamente inaccettabile.

Da parte nostra, esortiamo i partner europei e le strutture internazionali per i diritti umani a dare una valutazione adeguata di questo fatto ea tutti gli altri, per indurre Kiev a rispettare i diritti dei cittadini di lingua russa del paese.

 

https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4335392#16

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