venerdì 19 marzo 2021

SUL 7 ° ANNIVERSARIO DELLA RIUNIFICAZIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA (M.V. ZACHAROVA)


 

Sono passati 7 anni dalla riunificazione della Crimea alla Russia.

Oggi celebriamo un evento storico, senza esagerazione, fondamentale. Il 18 marzo 2014 fu firmato l'Accordo sull'ammissione della Repubblica di Crimea nella Federazione Russa. Questa è diventata una decisione giusta e tanto attesa sia per i crimeani che per tutti i cittadini del nostro paese.

Con il referendum del 16 marzo 2014 i cittadini della Crimea hanno compiuto, in modo indipendente e consapevole, una scelta per il futuro della loro piccola patria, dei loro figli e delle generazioni future. Questa decisione ha richiesto molto coraggio: ricordiamo bene come i "treni dell'amicizia" furono inviati in Crimea, carichi di giovani nazionalisti e di armi. Grazie alla dedizione e alla responsabilità della Crimea, la pace e l'ordine furono preservati ed i piani volti a trasformare la penisola nella "costa del Mar Nero degli Stati Uniti" sono rimasti irrealizzati.

In SEGUITO ci furono numerosi tentativi, da parte delle autorità ucraine, di complicare la vita alla Crimea in ogni modo possibile, per punire l'intero popolo per la loro decisione. Continuano oggi (il blocco dell'acqua potabile ne è un vivido esempio), le false dichiarazioni ipocrite di Kiev su quanto "si preoccupino" dei crimeani e su come attendano con ansia il loro ritorno "a casa".

Negli ultimi anni molti problemi sono stati superati ed i problemi accumulati nella penisola durante gli anni del governo ucraino sono stati risolti. Il programma federale ad hoc "Sviluppo sociale ed economico della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli fino al 2025" viene attuato con successo. Sono stati realizzati megaprogetti come il "Ponte di Crimea" (trasporti su gomma e ferrovia), ponte che, secondo Kiev, non esiste. Potrebbe anche non esserci un ponte, ma il traffico scorre lungo questo. E’ stata costruita anche l'autostrada “Tavrida” da Kerch a Sebastopoli. È stato ammodernato il complesso dell'aeroporto di Simferopol’ che ora vede atterrare ogni giorno da 16 a 25 voli di 17 compagnie aeree.

Di qui al 2025 saranno implementati più di 550 progetti tra cui lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie della Crimea, la ricostruzione e la costruzione di diramazioni a quattro corsie dall'autostrada Tavrida sino alla costa meridionale della Crimea e l’ammodernamento del Centro internazionale per bambini Artek.

Anche un approvvigionamento idrico affidabile della penisola sarà assicurato nonostante gli intrighi del regime di Kiev. Il 16 marzo di quest'anno è stata aperta la presa d'acqua di Belbek (50mila metri cubi d'acqua al giorno) ed entro la fine dell'anno sarà completata la costruzione delle prese d'acqua Nezhinskij, Prostornenskij e Novogrigorievskij. Per il 2022 è previsto l'avvio di due impianti di dissalazione, la cui progettazione è già in corso.

Nonostante le difficoltà continua il progressivo sviluppo dell'economia della regione. I macro indicatori per il 2020 indicano la sua capacità di resistere alle sfide esterne. L'industria del turismo si sta sviluppando attivamente (6,3 milioni di turisti hanno visitato la Crimea nel 2020).

Nonostante i continui tentativi di isolare la Crimea, sta diventando sempre più difficile per i nostri avversari seguire questa rotta. L'interesse degli ambienti socio-politici e economici stranieri per lo sviluppo dei rapporti con la Crimea è in costante crescita. Gli ospiti stranieri (e il loro numero nel 2020 ha superato le 160mila persone) hanno personalmente apprezzato gli sforzi delle autorità russe nel garantire lo sviluppo multiforme della penisola, rafforzare la pace interreligiosa e proteggere i diritti dei popoli che vi abitano. Ne ha parlato oggi il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin.

Non importa quanto vorrebbero il contrario i nostri detrattori, che come possiamo vedere, si contorcono sull'argomento della Crimea, la verità sul reale stato delle cose sta lentamente ma inesorabilmente sfondando il muro delle bugie e della censura nei media occidentali. Non sono più isolati i casi in cui influenti politici stranieri sostengono il riconoscimento internazionale della Crimea come parte della Russia, per la revoca delle sanzioni anti-russe.

 

https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4642021#3

Nessun commento:

Posta un commento