domenica 9 maggio 2021

DISCORSO DEL PRESIDENTE PUTIN ALLA PARATA MILITARE DEL 9 MAGGIO

  


Stimati cittadini russi! Cari veterani! Compagni soldati e marinai, sergenti e capisquadra, guardiamarina e sottoufficiali ! Compagni ufficiali, generali e ammiragli!

Vi auguro Buon Giorno della Vittoria! Una Vittoria di colossale significato storico per il destino del mondo intero. Un festa che era, è e sarà sacra per la Russia, per il nostro popolo.

È nostra per diritto di discendenza con coloro che hanno sconfitto, spezzato, schiacciato il nazismo. Nostra di diritto, noi eredi di una generazione di vincitori, una generazione che onoriamo e di cui andiamo fieri.

Cari nostri veterani! Ci inchiniamo davanti al Vostro coraggio e forza, Vi ringraziamo per l’immortale esempio di coesione ed amore per la Patria.

Avete dimostrato che solo insieme si può raggiungere l'apparentemente impossibile. Vinto un nemico spietato, difeso la Vostra casa, i Vostri bambini e il Paese natale. Avete ottenuto una vittoria incondizionata sul nazismo, glorificata nel corso dei secoli, il 9 maggio 1945.

Sempre ricorderemo come sia stato il popolo sovietico a compiere questa grandiosa impresa. Nel periodo più difficile della guerra, nelle battaglie decisive che hanno determinato l'esito della lotta contro il fascismo, il nostro popolo si è unito nell'arduo, eroico e sacrificale cammino verso la Vittoria. Ha combattuto fino alla morte su tutti i fronti, nelle più feroci battaglie di terra, in mare ed in cielo.

Persone di tutte le nazionalità, religioni hanno combattuto per ogni centimetro della loro terra natale: nei campi vicino a Mosca, sulle rocce della Carelia ed i passi del Caucaso, le foreste di Vjazma e Novgorod, sulle rive del Baltico e del Dnepr, della Volga e delle steppe del Don.

Il valore dei soldati sovietici, l'inflessibilità dei civili sono immortalati nel supremo titolo di Città Eroe: Mosca e Leningrado, Minsk e Kiev, Stalingrado e Sebastopoli, Murmansk e Odessa, Kerch e Tula, Novorossijsk e Smolensk.

La tenuta del fronte e le retrovie hanno fornito tutto il necessario per il fronte e per la Vittoria, ogni cosa è stata fatta negli stabilimenti della regione del Volga e degli Urali, della Siberia e dell'Estremo Oriente, nelle città del Kazakistan e nelle Repubbliche dell'Asia centrale. Ricordiamo anche chi ha dato rifugio, ha aiutato chi è stato evacuato, costretto a lasciare la propria casa.

Oggi rendiamo omaggio alla memoria, la nostra gratitudine all'intera generazione di grandi eroi e lavoratori, ricordiamo i soldati in prima linea, i coraggiosi partigiani ed i combattenti in clandestinità

Il dolore inesprimibile degli abitanti della Leningrado assediata e dei prigionieri dei campi di concentramento, le innumerevoli tragedie della gente nei territori occupati, echeggiano in noi con perenne dolore.

Chiniamo il capo davanti alla luminosa memoria di tutti coloro le cui vite sono state portate via dalla guerra: davanti alla memoria di figli, figlie, padri, madri, nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, commilitoni, parenti, amici. Siamo afflitti per i veterani che ci hanno lasciato.

Un minuto di silenzio.

(Minuto di silenzio)

Cari Amici!

Quest'anno ricorrono 80 anni dall'inizio della Grande Guerra Patriottica.

Il 22 giugno 1941 è una delle date più tragiche della nostra storia. Il nemico ha attaccato il nostro paese, è venuto nella nostra terra per uccidere, seminare morte e dolore, orrore e indicibili sofferenze.

Voleva non solo rovesciare il sistema politico, il sistema sovietico, ma distruggerci come stato, come nazione, per spazzare via i nostri popoli dalla faccia della terra.

La risposta all'invasione delle orde naziste fu un formidabile, travolgente senso di determinazione generale per respingere l'invasione. Fare di tutto affinché il nemico fosse sconfitto, in modo che i criminali e gli assassini subissero una punizione inevitabile e giusta.

Il popolo sovietico adempì questo sacro giuramento, difese la propria patria e liberò i paesi dell'Europa dalla "peste bruna". Ha pronunciato una sentenza storica sul nazismo sia con la forza delle armi sui campi di battaglia, sia con la fermezza della sua rettitudine umana e morale, il coraggio sacrificale delle madri dei soldati, la lealtà di coloro che ogni giorno aspettavano notizie dei loro cari dal fronte. Quella forza della bontà ed amore per il prossimo che da tempo immemorabile è presente nel nostro carattere nazionale.

E la sua grande personificazione sono state le imprese di medici e degli infermieri che hanno salvato i feriti, combattuto per ogni vita sia in prima linea, in quell'inferno, sia negli ospedali del fronte e delle retrovie.

Ma allora, nel 1941, ci aspettavano altri quattro anni della guerra più sanguinosa. Ha colpito il futuro, le giovani, molto giovani generazioni e quindi tutti coloro che non sono potuti nascere

La guerra ha portato così tante prove, dolori e lacrime insopportabili che è impossibile dimenticare. E non c’è perdono, non ci sono scuse per coloro che contemplano nuovi piani di aggressione.

Quasi un secolo ci separa dagli eventi in cui, nel centro dell'Europa, la mostruosa bestia nazista divenne sfacciata e acquisì forza predatoria. Gli slogan di superiorità razziale e nazionale, antisemitismo e russofobia suonavano sempre più cinici. Con leggerezza sono stati cancellati gli accordi volti a fermare la scivolata verso la guerra mondiale.

La storia richiede che si traggano conclusioni e lezioni. Ma, sfortunatamente, molte delle ideologie dei nazisti, di coloro che erano ossessionati dalla teoria delirante della loro eccezionalità, si sta di nuovo cercando di metterle in atto. E non solo per tutte le specie di radicali e gruppi terroristici internazionali. Oggi assistiamo a raduni di assidui punitori e di loro seguaci, a tentativi di riscrivere la storia, di giustificare traditori e criminali sulle cui mani c’è il sangue di centinaia di migliaia di persone pacifiche.

Il nostro popolo sa fin troppo bene a cosa porta tutto questo. Ogni famiglia conserva la memoria sacra di coloro che hanno conquistato la vittoria. E saremo sempre orgogliosi della loro impresa.

La Russia sostiene costantemente il diritto internazionale, nel contempo difenderemo fermamente i nostri interessi nazionali e garantiremo la sicurezza del nostro popolo. Garanzie affidabili da quelle che sono le valenti Forze Armate della Russia, gli eredi dei soldati della Vittoria. E, naturalmente, il nostro comune lavoro per lo sviluppo del paese, per il benessere delle famiglie russe.

I nostri veterani, il loro destino, la loro devozione alla Patria sono un esempio per noi. La vetta a cui dobbiamo tendere ed affermarne il significato, il valore della grandiosa Vittoria nei nostri pensieri e nei nostri atti, nelle nostre azioni e conquiste future nel nome della Patria.

Gloria al popolo vittorioso!

Auguri ! Buona Giornata della Vittoria!

Ura!

http://kremlin.ru/events/president/news/65544

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