Negli ultimi giorni abbiamo assistito al tragico sviluppo degli eventi nel sud-est dell'Ucraina. Tutto questo è caratterizzato da un pesante aggravamento della situazione nella zona del conflitto. Secondo i media il 26 ottobre le forze armate ucraine hanno intrapreso azioni offensive nella zona "grigia" sulla linea di contatto cercando di impadronirsi del villaggio di Staromarevka situato nella zona. C'è stato un aumento significativo del numero di bombardamenti sui territori non controllati da Kiev, anche con l'uso di artiglieria pesante. Molte case di residenti del Donbass sono state distrutte, infrastrutture civili sono state danneggiate, 12 sottostazioni di trasformazione dell’energia elettrica sono state disattivate. Non sono state ancora segnalate vittime civili, non ci sono dati, ma in tali condizioni non si può escludere un ulteriore deterioramento della situazione. Vogliano sottolineare come le forze di sicurezza ucraine violano deliberatamente le ulteriori "Misure per rafforzare il regime di cessate il fuoco" concordate nel luglio del 2020, volendo volutamente aggravare una situazione già estremamente difficile, ignorando le richieste di garanzia di un regime di "cessate il fuoco" dei rappresentanti del Donbass nel Centro comune per il monitoraggio ed il coordinamento del rispetto del regime di cessate il fuoco.
In questo quadro la riunione del Gruppo di contatto sulla soluzione della crisi nell'Ucraina orientale, svoltasi il 27 ottobre scorso, è stata deliberatamente infruttuosa. Inoltre (il punto chiave), a causa della riluttanza della parte ucraina rappresentante della Kiev ufficiale a rilasciare il rappresentante di Lugansk preso prigioniero nel Centro congiunto per il controllo e il coordinamento dell'osservanza del cessate il fuoco A. Kosjak, l’attività del sottogruppo sulla sicurezza rimane bloccata. Nonostante le dichiarazioni dei suoi funzionari Kiev non si è preoccupata di fornire ai rappresentanti ufficiali consolari russi l'accesso a questo cittadino che, lo ricorderò, possiede la cittadinanza russa. L'Ambasciata russa a Kiev ed il Consolato generale a Char’kov continuano a cercare di organizzare un incontro con lui. Purtroppo l'incidente con il rappresentante di Lugansk presso il Centro congiunto per il monitoraggio e il coordinamento del rispetto del cessate il fuoco non è stato inserito nei rapporti della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE. Insistiamo sull'esecuzione rigorosa del proprio mandato da parte della missione e sulla tempestiva inclusione nei rapporti di tutti i fatti relativi a questo tipo di violazioni.
Si ha l'impressione che Kiev stia deliberatamente conducendo i negoziati nel Gruppo di contatto in un vicolo cieco per aver semplicemente libere le mani volte a far ritornare il Donbass (a Kiev) con mezzi militari. La fiducia della leadership ucraina sulla possibilità di una soluzione militare del conflitto si aggiunge all'incessante fornitura di armi e munizioni da parte dei paesi occidentali e allo spiegamento di missioni di addestramento militare sul territorio del paese. Nello stesso contenitore vanno le numerose esercitazioni congiunte con i paesi della NATO.
L'aiuto militare e l’incremento militare sul territorio dell'Ucraina devono avere un disegno. Se parliamo non tanto nel linguaggio dei militari, quanto nelle immagini artistiche, allora sono tutti ben descritti da A.P. Cechov. Ricordate: "Se nel primo atto della commedia c'è una pistola appesa al muro, allora nell'ultimo atto questa deve certamente sparare". (Questo è tratto da una lettera di A.P. Cechov allo scrittore A. Lazarev-Gruzinskij. È stato detto molto tempo fa, nel 1889, ma è più attuale che mai). È lo stesso con le armi che vengono fornite all'Ucraina in grandi quantità dai paesi occidentali. Vorrei ricordare ancora una volta che il conflitto nel sud-est dell'Ucraina non può avere alcuna soluzione militare. Questo è registrato da tutti quei Paesi che sono molto preoccupati per i civili, gli abitanti e la situazione in Ucraina. I tentativi di risolverlo con la forza avranno le conseguenze più tristi, imprevedibili e tragiche.
Invitiamo le capitali occidentali che stanno gonfiando l'Ucraina di armi - prima di tutto Washington, così come Berlino e Parigi - come partecipanti al "Formato Normandia" - a smettere di incoraggiare la militarizzazione del paese ed usare la loro influenza per riportare Kiev sulla strada di una pace duratura in Donbass con mezzi politici e diplomatici.
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