Otto anni fa, a seguito di un colpo di stato armato a Kiev, il presidente dell'Ucraina legalmente eletto è stato rovesciato e le forze radicali sono salite al potere, forze che hanno immediatamente annunciato le loro intenzioni di condurre una lotta senza compromessi contro la lingua russa, diffondere violentemente la propria ideologia di nazionalismo aggressivo e reprimere tutti coloro che non sono d'accordo con questa. Quelli del “Majdan” hanno respinto ogni tentativo di soluzione politica alla crisi interucraina. L'accordo sulla sua composizione, firmato il 21 febbraio 2014 dal presidente dell'Ucraina V. Janukovich con i rappresentanti dell'opposizione sotto garanzia di Germania, Francia e Polonia, avrebbe aiutato a quietare la situazione ed a proteggere gli interessi della popolazione di tutte le regioni del paese senza eccezioni. Tuttavia, questo piano di pace è stato immediatamente "calpestato" dall'opposizione ed il 22 febbraio 2014 ha avuto luogo un sanguinoso putsch a Kiev.
L'Ucraina è sprofondata nel caos. In condizioni di completa permissività ed impunità, nel paese è regnata l'illegalità. Le rappresaglie contro persone sgradite, la lustrazione e la persecuzione dei dissidenti divennero la norma di vita.
Il volano della russofobia iniziò a girare sempre più attivamente. È diventato il "biglietto da visita" dell'Ucraina di oggi. In violazione alla propria Costituzione e legislazione, Kiev ha lanciato una massiccia offensiva contro la lingua russa, violando gravemente i diritti linguistici, educativi e culturali di decine di milioni di cittadini di lingua russa.
E’ stato provocato un profondo scisma ecclesiastico. La Chiesa ortodossa canonica è perseguitata, vengono effettuati sequestri da predoni delle sue chiese da parte dei radicali nazionalisti, le proprietà derubate. Tutto questo avviene con la piena connivenza delle forze dell'ordine e con la tacita approvazione delle autorità.
Con il pretesto della decomunistizzazione è stata sferrata una guerra contro il passato storico del Paese. I tentativi di falsificare la storia hanno raggiunto proporzioni senza precedenti: i collaborazionisti e gli scagnozzi dei nazisti sono elevati al rango di eroi dell'Ucraina.
Le rappresaglie extragiudiziali contro gli oppositori politici, contro i quali vengono introdotte severe sanzioni, sono diventate la norma della vita. La persecuzione dei giornalisti indipendenti non si ferma, la censura fiorisce, i media sgraditi vengono chiusi. Nel Paese si rafforzano forme di governo autoritarie.
Un esempio di democrazia in stile ucraino è lo scandaloso sito web "Mirotvorec", che contiene dati personali di politici, personaggi pubblici, rappresentanti della stampa non allineati nei confronti delle autorità, nonché cittadini stranieri accusati di "attività sovversive anti-ucraine .” Anche i bambini sono annoverati fra i “nemici dell'Ucraina”. Coloro che si trovano in questo database diventano automaticamente potenziali oggetti di rappresaglia da parte dei servizi speciali locali e di azioni aggressive dei radicali nazionalisti.
Dal 2014 l'Ambasciata Russa a Kiev ed i Consolati Generali del nostro Paese ad Odessa, L’vov e Char’kov sono stati oggetto di ripetuti attacchi. Sono state regolarmente inscenate provocazioni contro il Centro russo per la scienza e la cultura a Kiev, provocato danni alla salute del suo responsabile e danni alle proprietà del Centro. Anche i diplomatici russi sono diventati oggetto di azioni aggressive. Hanno ricevuto minacce di violenza fisica. I loro veicoli sono stati dati alle fiamme. Contrariamente ai loro obblighi, ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari, le autorità di Kiev non hanno reagito a quanto stava accadendo.
Nelle attuali circostanze, la nostra prima priorità è prenderci cura dei diplomatici russi e dei dipendenti dell'Ambasciata e dei Consolati Generali. Per proteggere le loro vite e la loro sicurezza la leadership russa ha deciso di evacuare il personale delle missioni straniere russe in Ucraina, cosa che sarà attuata in un futuro assai prossimo.
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1800036/
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