sabato 19 novembre 2022

Commento della portavoce del Ministero degli Esteri russo M.V. Zacharova sull'uccisione dei prigionieri di guerra russi da parte di militari ucraini  


 

Commento della portavoce del Ministero degli Esteri russo M.V. Zacharova sull'uccisione dei prigionieri di guerra russi da parte di militari ucraini

 

I filmati che mostrano i militari ucraini sparare senza pietà ai prigionieri di guerra russi disarmati sono stati ampiamente diffusi sui social network. Questo scioccante filmato è l'ennesima prova dei crimini commessi dai neonazisti ucraini, della flagrante violazione da parte dell'Ucraina del diritto umanitario internazionale, compresa la Convenzione di Ginevra del 1949 sul trattamento dei prigionieri di guerra e degli standard internazionali in materia di diritti umani, tra cui il Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966 e la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti del 1984.

Abbiamo già ripetutamente richiamato l'attenzione della comunità internazionale sul trattamento crudele e disumano riservato dall'Ucraina ai militari russi detenuti. I video diffusi regolarmente dai combattenti delle forze armate ucraine li ritraggono mentre commettono omicidi, torture, abusi, percosse, ecc. Senza nascondersi, i neonazisti ucraini hanno pubblicato i resoconti delle loro "gesta" che ci hanno fatto gelare il sangue nelle vene: sparare alle gambe dei soldati legati, mutilare i corpi dei morti e sparare a civili e soldati disarmati. Si arriva al punto di pubblicare immagini di carri armati che investono persone ancora vive. Anche i mercenari stranieri hanno preso parte a queste mostruose atrocità, compresi gli sgherri della Legione georgiana, che hanno barbaramente massacrato i paracadutisti russi prigionieri vicino a Kiev nel marzo di quest'anno.

Tutte queste numerose prove di crimini sono state ignorate dall'"Occidente collettivo", che sostiene attivamente Kiev in tutto. Un tale avallo da parte dei responsabili americani ed europei li rende complici di ciò che stanno facendo i neonazisti ucraini che loro hanno favorito.

Inoltre, non stiamo parlando solo di combattenti di Azov e di altre organizzazioni radicali, ma anche di membri delle forze armate ucraine che eseguono gli ordini ufficiali dei loro comandanti. La loro adesione all'ideologia neonazista e l'attuazione pratica dei suoi principi dimostrano in modo convincente la natura criminale del regime in Ucraina.

Chiediamo che le organizzazioni internazionali condannino questo palese crimine e conducano un'indagine approfondita. Ogni atrocità commessa dalle formazioni armate ucraine non resterà impunita. Tutti gli autori e le persone coinvolte nei crimini saranno identificati e subiranno la punizione che meritano. Nessuno sfuggirà alla punizione.

 

https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1839410/

 

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