sabato 26 gennaio 2019

Commento del Ministero degli Affari Esteri della Russia in merito alla situazione in Venezuela




Gli eventi in Venezuela stanno diventando sempre più allarmanti.

Le informazioni ricevute da un certo numero di capitali europee riguardano la richiesta di ultimatum alle autorità legittime di Caracas di organizzare, entro otto giorni, di elezioni "democratiche, pulite e trasparenti". Questi requisiti sono accompagnati dalla minaccia di riconoscimento del leader dell'opposizione H. Guaidó  da parte del nuovo capo dello stato.

Hanno attirato l’attenzione la sincronicità e l'intensità di queste "farciture" poche ore prima che gli Stati Uniti convocassero una discussione sulla situazione in Venezuela nel Consiglio di sicurezza dell'ONU. Dietro tutto questo il "bastone conduttore" di Washington è chiaramente visibile.

Ciò che sta accadendo non fa altro che enfatizzare la situazione politica interna nell’amichevole Venezuela. La situazione viene artificialmente riscaldata dall'esterno, gli stati d'animo più radicali vengono stimolati. La cinica, evidente interferenza negli affari interni di uno stato sovrano continua. Questo deve finire.

Da parte nostra, riaffermiamo la nostra disponibilità a contribuire a trovare una comprensione reciproca tra le forze politiche responsabili del Venezuela, nell'interesse di assicurare la pace e la tranquillità interne e di risolvere prontamente i problemi sociali ed economici urgenti. Siamo pronti a interagire con gli altri stati che condividono questo approccio.






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