Oggi è la Giornata internazionale
dei monumenti e dei siti storici che viene celebrata in tutto il mondo. Interessa
una vasta gamma di siti storici e culturali. Con rammarico siamo costretti ad
evidenziare come oggi non sempre prevalga un atteggiamento civile nei confronti
dei monumenti di guerra. E stiamo parlando di eroi, uno dei fondamenti della
civiltà della memoria storica mondiale.
Siamo indignati dall’ennesimo atto
vandalico riguardante le sepolture di soldati sovietici nella città di Jawor,
Voivodato della Bassa Slesia - Polonia. Sconosciuti hanno profanato l'obelisco
centrale nel cimitero locale dove giacciono le ceneri di oltre 500 soldati e
ufficiali dell'Armata Rossa morti durante la liberazione di questo paese
dall'occupazione nazista.
Per quanto si sa, la polizia ha
già iniziato un'indagine sull'incidente scandaloso, ricercando gli autori del
gesto. Dalle autorità abbiamo ricevuto assicurazioni sul fatto che il monumento
sarà prontamente rimesso in ordine.
Senza alcun dubbio questo è un
nuovo vergognoso episodio della "guerra contro i monumenti".
Purtroppo vediamo l'atteggiamento non costruttivo delle autorità nei confronti
di questo problema nel suo complesso. La trascuratezza dei memoriali è una
conseguenza della politica ufficiale del governo di Varsavia volta a
ridisegnare la propria storia - ed in generale quella mondiale. Di conseguenza ogni
categoria di vandalo si sente a suo.
Vorrei ricordare come sia consuetudine
giudicare il morale della società anche dal modo in cui ci si rapporta al
ricordo dei defunti. In Polonia sono abituati ad essere orgogliosi delle proprie
tradizioni. Possa questo trovare espressione riguardo alle centinaia di
migliaia di nostri eroi che riposano in terra polacca.
Su questo sfondo notiamo con
soddisfazione i cambiamenti positivi nella direzione della protezione e della
conservazione dei monumenti della gloria militare.
Proprio nel centro della capitale
austriaca, sulla piazza Schwarzenbergplatz, è stato eretto un monumento in
memoria di 17mila soldati sovietici - quando dico questa cifra il mio respiro
si ferma, - morti durante l'offensiva per la liberazione di Vienna del 1945.
Questo monumento è stato
ripetutamente profanato da vandali, da neofascisti. Ogni volta, dopo questi
fatti, l'ambasciata russa a Vienna ha inviato una nota di protesta con la richiesta
di adottare misure urgenti ed efficaci per eliminare l’oltraggio, trovare i
profanatori e prevenire in futuro tali incidenti. Conseguentemente, con la
cooperazione del Ministero degli affari esteri dell'Austria, è stata presa la
decisione di installare telecamere di videosorveglianza 24 ore su 24 gestite
dalle autorità locali competenti. Presumiamo che questo passo apporti un
importante contributo alla protezione del monumento della gloria militare, dagli
assalti di elementi inadeguatamente disadattati - in generale, criminali.
Infine, il 25 aprile nella
tedesca Beilrode (a 130 km da Berlino) dopo un restauro, riaprirà un monumento sul
quale è stato installato il leggendario carro armato T-34 sovietico. Con il
sostegno di Rossotrudnichestvo le autorità locali, in stretta collaborazione
con gli specialisti del Museo militare di Volgograd "Eredità", hanno
effettuato tutti i lavori di restauro. L’area adiacente il monumento è stata
abbellita e sono stati piantati giovani alberi.
L'apertura del memoriale è
programmata per l'anniversario dell'incontro dell'esercito sovietico con le
truppe americane sul fiume Elba nell'aprile del 1945, incontro che divenne il
simbolo per tutta la comunità militare dei paesi della coalizione
anti-hitleriana.
http://www.mid.ru/ru/press_service/spokesman/briefings/-/asset_publisher/D2wHaWMCU6Od/content/id/3619482#15
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