Le sanzioni che gli Stati Uniti hanno
imposto il 26 settembre contro un certo numero di cittadini russi, diverse
imbarcazioni ed una società, sono diventate le 75me dal 2011 quando Washington
ha disattivato il "ripristino" delle relazioni bilaterali da lui
annunciate e ha iniziato a gestire il loro disfacimento. Da
allora, gli iniziatori americani delle sanzioni contro la Russia non hanno
ottenuto alcun risultato. Questa volta, si potrebbe dire,
si sono superati nella loro incoscienza.
A Washington è stato annunciato
pubblicamente che le sanzioni dovrebbero essere la punizione per
"l'organizzazione della fornitura di carburante per jet alle forze russe
in Siria". Dal momento che le forze aerospaziali
russe assistono le forze del governo siriano nella lotta contro i gruppi
terroristici dal 2015 si scopre che gli Stati Uniti si schierano apertamente
con i terroristi.
La
parte russa ha da tempo notato con preoccupazione che Washington sta
"patrocinando" i terroristi di “Jabhat al-Nusra” e “Hayat Tahrir
al-Sham”, fornendo loro tutto il necessario e cercando di coprirli dagli
attacchi, sebbene siano discendenti diretti di al-Qaeda e universalmente
riconosciute come organizzazioni terroristiche. Introducendo sanzioni contro la
società russa «Sovfracht» nel 2016, che ha assicurato
la consegna di carburante in Siria, e successivamente bloccato una parte
significativa dei suoi fondi (a proposito, non sono ancora stati restituiti,
cioè rubati), le autorità americane si sono ancora coperte di riferimenti con
il desiderio di fare pressione alla Russia nel contesto della Crimea. Ora le
maschere sono state completamente lasciate cadere - si tratta apertamente del tentativo di
impedire la completa eliminazione dei terroristi sul suolo Siriano.
Gli
Stati Uniti si sono dichiarati colpevoli di totale complicità con il terrorismo.
Per la Russia, le sanzioni non sono una novità. La lotta contro i terroristi in Siria continuerà - nonostante il fatto
che gli Stati Uniti li patrocinino e occupino illegalmente parte del territorio
di questo paese sovrano, impedendo la fine del conflitto siriano
Condanniamo
fermamente la politica cinica e senza principi di Washington.
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