martedì 22 ottobre 2019

VLADIMIR PUTIN: LA RUSSIA E’ PRONTA A COMPETERE NELLA COOPERAZIONE CON L’AFRICA



Il 23 e 24 ottobre Sochi ospiterà il vertice Russia-Africa ed il forum economico. Il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista alla TASS ha condiviso le sue aspettative per un vertice ricco senza precedenti, ha avvertito del rischio dello scontro economico tra le maggiori potenze del continente ed ha parlato della portata dell'assistenza militare-tecnica ed umanitaria ai paesi africani.


- Il vertice di Sochi è stato progettato per aprire un nuovo capitolo nelle relazioni tra la Federazione Russa ed i paesi africani. I partecipanti al meeting porteranno a Sochi le loro idee sullo sviluppo della cooperazione. Cosa è pronta ad offrire la Russia agli stati del continente? Qual è il principale vantaggio competitivo della Russia che presenterà ai capi delle delegazioni al vertice? Quanti investimenti russi nelle economie africane si aspetta di raggiungere, diciamo, nei prossimi cinque anni?
- La Russia e gli stati africani sono uniti da relazioni tradizionalmente amichevoli e collaudate nel tempo. Il nostro paese ha svolto un ruolo significativo nella liberazione del continente contribuendo alla lotta dei popoli dell'Africa contro il colonialismo, il razzismo e l'apartheid.
Successivamente abbiamo aiutato gli africani a proteggere la loro indipendenza e sovranità, nella formazione della loro statualità, a formare le basi di un'economia nazionale ed a creare le forze armate pronte ad ogni evenienza. Specialisti sovietici e poi russi hanno costruito importanti infrastrutture, centrali idroelettriche, strade ed imprese industriali. Migliaia di africani hanno ricevuto un'istruzione professionale di alta qualità nelle nostre università. Molti leader africani moderni lo ricordano bene e apprezzano il nostro sostegno. Non dimentichiamo queste pagine della storia.
Oggi, lo sviluppo ed il consolidamento di legami reciprocamente vantaggiosi con i paesi africani e le loro unioni di integrazione sono tra le priorità della politica estera della Russia. Molto presto assisteremo ad un evento senza precedenti e di grande importanza: il 24 ottobre si terrà a Sochi il vertice Russia-Africa. Questo è il primo vertice su vasta scala a cui sono invitati leader di stati africani e leader di importanti associazioni regionali. L'idea di organizzare un simile evento è nata molto tempo fa, ma ci sono voluti molto tempo e molti lavori preparatori per rendere il vertice un punto di partenza per costruire partenariati equi, basati sull'uguaglianza e l'interesse pratico reciproco.
Ci aspettiamo che a Sochi i nostri colleghi africani, rappresentanti della comunità imprenditoriale, presentino un pacchetto sostanziale di proposte volte ad espandere le relazioni bilaterali. Ed con i leader delle organizzazioni regionali africane condivideremo le opinioni su come sviluppare insieme la cooperazione multilaterale. Prenderemo in considerazione queste idee con interesse, penseremo a ciò che può essere implementato ora e ciò che richiederà ulteriori studi.
La Russia ha anche in programma di stabilire ulteriori legami con il continente africano. Ci proponiamo di discutere idee appropriate con i partner, sistematizzarle e fissarle, nella forma più concreta, nella dichiarazione finale. Inoltre è importante determinare i meccanismi di attuazione degli accordi che saranno raggiunti al vertice di Sochi.
Sono sicuro che il vertice avrà successo perché vi sono tutti i prerequisiti necessari per questo. Oggi le relazioni russo-africane sono in crescita. Ed è in corso un intenso dialogo politico, anche sulle questioni della sicurezza globale e regionale. I legami interparlamentari stanno aumentando. Il commercio reciproco sta gradualmente crescendo e diversificando.
Insieme alla comunità internazionale la Russia sta fornendo assistenza completa all'Africa, anche nel ridurre l'onere del debito degli stati della regione. Stiamo implementando programmi di “debito in cambio di sviluppo” con diversi paesi. Aiutiamo nella lotta contro la diffusione di malattie infettive (inclusa la febbre emorragica Ebola), nel superare le conseguenze delle catastrofi naturali, nella risoluzione dei conflitti e nella prevenzione di nuove crisi. Formiamo quadri nazionali africani nelle università russe su base gratuita e non. Stiamo instaurando una cooperazione tra i dicasteri della difesa e delle forze dell'ordine.
Tuttavia tutto questo non esaurisce l'agenda della nostra cooperazione. I partner africani osservano ed apprezzano la politica estera della Russia, anche rispetto al continente, giudicandola costruttiva. Il fatto che il nostro paese, un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sostenga la democratizzazione della vita internazionale, sostenga il giusto desiderio degli stati africani di perseguire una politica indipendente ed autonoma, con le loro forze, senza imporre suggerimenti, per determinare il loro futuro. Allo stesso tempo non condizioniamo il nostro sostegno ai progetti di sviluppo congiunto con condizioni politiche o di altro tipo - cosiddette esclusive - in realtà preferenze economiche e commerciali che incatenano, non imponiamo la nostra posizione ma rispettiamo il principio "Problemi africani - Soluzioni africane" proposto dagli stessi africani.
Per quanto riguarda il possibile volume di investimenti in Africa nei prossimi cinque anni, questi sono piuttosto significativi: oggi progetti di investimento con partecipazione russa per un valore di miliardi di dollari sono in fase di preparazione ed attuazione. Le risorse della Russia e delle nostre società nazionali sono notevoli. A nostra volta ci aspettiamo che i nostri partner creino condizioni stabili e prevedibili necessarie per fare affari, meccanismi di protezione degli investimenti fornendo un clima favorevole agli investimenti.

- Il mondo attuale si contraddistingue per una altissima concorrenza. La Russia è pronta per una forte rivalità in Africa, ad esempio con la Cina o gli Stati Uniti? Veda rischi di protezionismo, guerre commerciali o concorrenza sleale contro la Russia? Con quali metodi intendete combattere questo. I partner africani soffriranno questa rivalità?
- In effetti, allo sviluppo delle relazioni con i paesi africani oggi sono interessati non solo i paesi dell'Europa occidentale, ma anche gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese, India, Turchia, Stati del Golfo Persico, Giappone, Repubblica di Corea, Israele e Brasile. E questa non è una coincidenza. L'Africa sta diventando sempre più un continente di opportunità. Ha enormi risorse, un potenziale di attrattività economica. Le sue esigenze infrastrutturali stanno crescendo, la popolazione è in rapida crescita e le sue esigenze sono in aumento. Di conseguenza il mercato interno ed i consumi si stanno espandendo. E dove prospettive significative si aprono per gli investimenti, per il profitto purtroppo nasce una concorrenza a volte oltre i limiti della decenza.
Vediamo un certo numero di stati occidentali che ricorrono alla pressione, alle intimidazioni e al ricatto dei governi dei paesi sovrani africani.
Usando questi metodi cercano di riguadagnare l'influenza perduta e la posizione dominante nelle ex colonie, cercano - già nel "nuovo involucro" - di pompare super profitti, sfruttare il continente senza riguardo per le persone che li vivono, senza riguardo ai rischi ambientali e di altro tipo.
È probabile che nessuno interferisca con una simile politica per impedire l'instaurarsi di relazioni più strette tra Russia e Africa.
Naturalmente prendiamo in considerazione queste realtà tirando le conclusioni appropriate. E queste forze non sono certo pronte per una "ridistribuzione" della ricchezza del continente, ma per la competizione per la cooperazione con l'Africa. La cosa principale è che si sviluppi in un quadro giuridico. Abbiamo qualcosa da offrire agli amici africani. Questo, in particolare, sarà discusso in occasione del prossimo vertice.
E certamente miriamo, insieme ai nostri partner africani, a sostenere interessi economici comuni e proteggerli da sanzioni unilaterali, anche riducendo la quota del dollaro e passando ad altre valute negli scambi reciproci.
Sono convinto che gli africani non siano interessati a intensificare lo scontro tra le maggiori potenze nel continente. Al contrario, preferirebbero che la rivalità fosse sostituita dalla cooperazione nel contrastare sfide così gravi per l'Africa come terrorismo, criminalità, traffico di droga, migrazione incontrollata, povertà e pericolose malattie infettive. Ripeto: la Russia è pronta per un lavoro del genere.
La nostra agenda africana è positiva, lungimirante. Non siamo amici di nessuno contro nessuno e rifiutiamo fortemente qualsiasi gioco geopolitico in Africa.

- Il modello sovietico di cooperazione con i paesi africani si basava spesso sui prestiti. Era giustificata una tale politica ? La Russia prevede di continuare la pratica dell’erogazione di prestiti ai paesi africani? Quali altri meccanismi di supporto per i paesi africani è pronto a discutere?
- Certo, il modello sovietico - con i suoi vantaggi e svantaggi - si è rivelato abbastanza efficace nella fase di formazione dello stato dei paesi africani. Oggi continuiamo a fornire sostegno finanziario agli stati africani. Ma se prima tali decisioni venivano prese principalmente per motivi politici, ora rientra nell'ambito dell'assistenza umanitaria.
Per quanto attiene la concessione di prestiti, questi ora hanno natura di mercato. Ad esempio, è stata presa la decisione di concedere all'Egitto un prestito di 25 miliardi di dollari per la costruzione di quattro centrali elettriche presso la centrale nucleare di Dabaa. Stiamo parlando in particolare di un prestito con regole di mercato.
Faccio notare anche come nell'era post-sovietica, alla fine del ventesimo secolo, la Russia abbia cancellato 20 miliardi di dollari di credito sovietico nei confronti dei paesi africani. Questo non era solo un atto di generosità, ma anche una manifestazione di pragmatismo, perché molti stati africani non erano in grado di pagare interessi su questi prestiti. Pertanto, abbiamo considerato l'opzione migliore per tutti ricominciare la cooperazione da zero.
Altri schemi oggi si applicano sulla parte dei debiti rimanenti. Ad esempio, nell'ambito del programma "Debiti in cambio di sviluppo", vengono attuati accordi intergovernativi con Madagascar, Mozambico e Tanzania. In analogia con questi si prevede di estinguere la parte restante del debito dell'Etiopia (163,6 milioni di dollari) nei confronti della Russia – una bozza di accordo è attualmente in fase di approvazione.
Vorrei anche ricordare come la Russia contribuisca ai programmi internazionali di assistenza all'Africa attraverso il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, l'Organizzazione mondiale della sanità, il Programma alimentare mondiale (FAO) e l'Organizzazione internazionale della difesa civile. A volte viene anche fornito aiuto in natura. Così, dal 2011, 258 camion Kamaz sono stati consegnati all'ufficio di rappresentanza del Programma alimentare mondiale dell’ONU in Africa e recentemente è stato spedito un altro lotto di 75 camion.
Allo stesso tempo, l'utilizzo di nuovi meccanismi finanziari non significa affatto un rifiuto nell’erogare prestiti ma, al contrario, ampliare e arricchire la gamma di strumenti di assistenza allo sviluppo aiutando a stabilire una cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra Russia e paesi africani.
Tutti questi problemi saranno esaminati nel forum economico dal 23 al 24 ottobre. Siamo pronti ad ascoltare le proposte dei nostri partner africani e condividere con loro i nostri pensieri.

- Una delle aree di cooperazione tra Mosca ed i paesi africani nel periodo precedente era la cooperazione tecnico-militare. Ci sono piani per espandere la cooperazione in questo settore? Sta preparando progetti o contratti specifici per la discussione con i partecipanti al vertice?
- In effetti, le tradizioni della nostra cooperazione tecnico-militare hanno radici profonde. Si è formato nelle prime fasi della formazione degli stati africani e ha avuto un ruolo nella lotta per l'indipendenza dei popoli del continente. Ed i partner africani lo apprezzano.
Oggi sono in vigore accordi di cooperazione tecnico-militare con oltre trenta paesi africani ai quali forniamo una vasta gamma di armi ed attrezzature. Certo, una parte è stata donata. Ma questa è una pratica comune seguita da tutti i principali paesi del mondo.
È positivo che il partenariato tecnico-militare continui a svilupparsi vigorosamente. Inoltre è spesso avviato dagli stessi paesi africani che comprendono come debbano essere in grado di proteggere la loro indipendenza e sovranità, anche da gruppi estremisti e terroristici. Da qui un ulteriore incentivo per interagire con la Russia che ha una ricca esperienza nella lotta al terrorismo, anche in Siria.
I partner africani partecipano attivamente anche ai forum tecnico-militari e alle esercitazioni condotte dalla Russia, dove conoscono promettenti esempi di nostre armi, equipaggiamenti militari ed esperienza nel loro uso. Da parte nostra continueremo a contribuire all'addestramento del personale militare degli Stati africani ed a partecipare all'addestramento dei peacekeeper africani.

- La cooperazione in ambito sociale ed umanitario è annoverata come uno degli argomenti del vertice. Perché la Russia aiuta l'Africa se nella stessa Russia non sono stati risolti tutti i problemi sociali?
- Molti paesi del mondo forniscono assistenza umanitaria all'Africa. Inoltre in nessuno di essi - che si tratti degli Stati Uniti, della Francia, della Cina o di altri paesi - i problemi nella sfera sociale, vale a dire nella sanità, nell'istruzione, nella cultura, sono tutt'altro che risolti.
La Russia porta anche assistenza umanitaria agli Stati africani anche non riducendo i finanziamenti per i nostri programmi. E poi le buone tradizioni di misericordia e sostegno nei momenti difficili sono intrinsechi alla nostra gente.
Lasci che Le faccia un nuovo esempio. La Russia, come molti altri stati, ha fornito assistenza ai paesi africani che hanno sofferto del ciclone tropicale "Idai" nell'aprile 2019. Aiuti umanitari russi sono stati inviati nello Zimbabwe, nel Malawi e nel Mozambico - tende a più posti, coperte e generi alimentari per 30 tonnellate per ciascun paese.
Continuiamo a partecipare attivamente all'assistenza globale per l'Africa. Quindi, da ottobre 2017, in Mozambico, con la partecipazione della parte russa è stato implementato il progetto del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite per creare un sistema di alimentazione scolastica per un importo di 40 milioni di dollari. Ed in Madagascar è in corso un progetto per introdurre moderne tecnologie e attrezzature per la disinfezione per un valore di 15 milioni di dollari.
Aiutiamo anche gli amici africani a sviluppare la loro assistenza sanitaria. Dopo tutto le pericolose malattie infettive non conoscono confini. Per questo la Russia è stata una delle prime a rispondere all'epidemia di febbre emorragica da Ebola stanziando 60 milioni di dollari per combatterla. Il nostro Centro per la ricerca microbiologica ed il trattamento delle malattie epidemiologiche è ora operativo in Guinea. La Russia ha contribuito con 20 milioni di dollari al programma della Banca mondiale per attuare un'iniziativa globale volta a combattere la malaria.
E ci sono molti altri esempi simili. Voglio sottolineare: la partecipazione della Russia alla lotta contro la povertà, le malattie pericolose, le altre minacce di natura globale, eliminare i potenziali rischi, come si suol dire, sono approcci a vasto raggio che sono pienamente in linea con i nostri interessi nazionali.

- In alcuni paesi africani i problemi della sicurezza sono acuti. Ciò interferisce con il lavoro in loco delle società russe. Solleverà questi problemi di sicurezza al vertice e proporrà misure per rafforzarla? In che modo la Russia è pronta ad aiutare a superare i conflitti nel continente?
- Una componente importante delle relazioni tra la Russia ed i paesi del continente africano rimane l'interazione nel campo della sicurezza regionale. Non è un caso che lo slogan del nostro vertice sia "Per la pace, la sicurezza e lo sviluppo". Senza risolvere questi problemi non ci può essere alcun movimento in avanti.
La situazione in molte parti dell'Africa rimane instabile: i conflitti interetnici ed etnici non si risolvono e continuano le gravi crisi politiche e socio-economiche. Numerose organizzazioni terroristiche, tra cui ISIS, Al Qaeda, Boko Haram e Ash -Shabab (raggruppamenti fuori legge nella Federazione Russa). Le forze armate e le forze dell'ordine di numerosi paesi africani non sono in grado di contrastare queste forze da soli ed hanno bisogno di concreta assistenza.
Continueremo il nostro rapporto con l'ampliamento dei contatti tra servizi speciali e forze dell'ordine di Russia e Africa nel campo della lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti, al riciclaggio di denaro, alla migrazione illegale ed alla pirateria.
Ci viene richiesto l'addestramento del personale militare nazionale e delle forze dell'ordine africane, anche su base agevolata e gratuita. Ad esempio, solo negli ultimi cinque anni oltre 2.500 militari provenienti da paesi africani sono state addestrati presso le strutture educative militari del Ministero della Difesa russo.
I partner africani partecipano attivamente ad eventi organizzati dalla Russia, come il Forum tecnico-militare internazionale e le riunioni di rappresentanti ai massimi livelli incaricati delle questioni di sicurezza. 11 paesi africani hanno preso parte agli Giochi Internazionali Militari "ARMY-2019". Ed il numero di persone che vogliono unirsi a loro sta crescendo.
In ultima analisi, tutti questi programmi mirano a una cosa sola: aiutare gli africani a risolvere i loro problemi di sicurezza esistenti, che rafforzeranno gli stessi Stati africani, la loro sovranità e indipendenza. Ciò significa che la situazione nel mondo nel suo insieme diventerà più stabile e prevedibile.


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