Gli oncologi ed ematologi russi
hanno chiesto dal Ministero della Sanità di abbandonare l’acquisto di farmaci
analoghi (farmaci generici) e di acquistare per il trattamento di bambini con
tumori farmaci originali. Estratti dalla loro lettera pubblicati su "La
Gezzetta Farmaceutica".
I medici sostengono che gli
analoghi russi sono significativamente inferiori nelle loro proprietà
terapeutiche. Non tutte le aziende farmaceutiche producono una gamma completa
di farmaci ed i medici a volte non possono prescrivere un farmaco per mancanza
della necessaria dosaggio o caratteristica del farmaco. I generici inoltre hanno
una serie di effetti collaterali, il che crea ulteriori rischi per i pazienti
oncologici che sono già indeboliti.
Nella risoluzione, firmata a
seguito della riunione degli oncologi ed ematologi pediatrici che si è svolta a
Mosca il 24-25 gennaio scorsi, i medici hanno anche chiesto di accelerare il
processo di registrazione dei farmaci esterii, di vitale importanza per i loro
pazienti e che sono ancora vietati nel loro uso in Russia. L’appello è stato
firmato da 142 medici, tra i quali il Presidente del Centro per l'ematologia
pediatrica, Oncologia e immunologia Dmitrij Rogachev Aleksandr Rumjanzev.
Pochi giorni fa il Primo Ministro
Mishustin ha ordinato di preparare - in dieci giorni - i documenti necessari per l'importazione in
Russia di farmaci non registrati. Il problema della mancanza di farmaci per i
bambini malati si è iniziato a discuterne attivamente la scorsa estate, dopo
che cittadini russi che avevano cercato di acquistare i farmaci necessari per i
loro figli all'estero, sono stati coinvolti in procedimenti penali. Le madri di
bambini malati incurabili hanno chiesto al Presidente di aiutarle a risolvere
il problema.
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