Il 19 luglio
si sono svolte le elezioni per il Consiglio popolare (Parlamento) della
Repubblica araba siriana (SAR). Le votazioni hanno avuto luogo in gran parte
del territorio del paese controllato dal suo governo legittimo.
A causa
della diffusione dell'infezione da coronavirus, le date delle elezioni
inizialmente previste per il 20 aprile sono state rinviate due volte. Nonostante
l'allentamento delle restrizioni dovute al coronavirus, molti elettori hanno
scelto di rimanere a casa per paura dell'infezione e ciò ha influenzato
l'affluenza attestatasi al 33,17%. Il Blocco dell'Unità Nazionale, guidato dal
Partito Baath, ha vinto con 183 seggi. I restanti 67 seggi del parlamento di
250 seggi sono stati aggiudicati a candidati indipendenti.
Consideriamo
le elezioni del Consiglio popolare come una tappa importante nello sviluppo
dell'amichevole Repubblica Araba Siriana ed un passo verso il mantenimento ed
il rafforzamento della sua stabilità interna. Partiamo dal fatto che è
nell'interesse di tutti i siriani mantenere il normale funzionamento delle
istituzioni statali sulla base della legislazione vigente, anche nel contesto
della lotta armata in corso contro i terroristi e l'occupazione straniera di
alcune regioni del paese.
La Russia, dal
canto suo, intende continuare a mantenere una linea ferma a sostegno della
sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale della SAR volta a
fornire la necessaria assistenza nel ripristino delle infrastrutture
socio-economiche distrutte e l'eliminazione delle conseguenze della dilagante
terrorismo internazionale.
Oltre a ciò sosteniamo
la promozione del processo politico guidato e attuato dagli stessi siriani con
il sostegno delle Nazioni Unite, come previsto dalla risoluzione 2254 del Consiglio
di Sicurezza dell’ONU
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