lunedì 25 ottobre 2021

Sul Rapporto del Ministero degli Esteri russo sulla glorificazione del nazismo e le manifestazioni di neonazismo e razzismo


 

COMUNICATO STAMPA

 

Il Ministero ha preparato il rapporto periodico sulla situazione dell'esaltazione del nazismo, la diffusione del neonazismo e le altre pratiche che contribuiscono all'escalation di moderne forme di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza. Il documento è stato predisposto in linea con gli sforzi intrapresi dal Ministero degli Esteri russo per preservare la verità storica sugli eventi e sui risultati della Seconda guerra mondiale. Purtroppo i fatti in esso raccolti confermano che le manifestazioni negative sopra menzionate assumono un carattere stabile.

Si assiste sempre di più ai cinici tentativi di alcuni paesi dell'Europa occidentale e orientale di riscrivere la verità storica sugli eventi di quegli anni. Ciò è stato particolarmente evidente l'anno scorso quando l'umanità, invece di celebrare insieme il 75° anniversario della Vittoria nella Seconda guerra mondiale, è stata coinvolta in scontri pseudo storici finalizzati alla revisione delle terribili lezioni di quella guerra. Le élite politiche dei singoli Stati hanno lanciato una campagna davvero blasfema per distorcere il vero ruolo dei partecipanti alla grande e tragica lotta per il futuro dell'umanità.

Gli sforzi volti a distorcere i fatti storici, a cancellare la memoria comune dei veri sacrifici e delle gesta dei combattenti-antifascisti stanno assumendo oggi le forme più diverse. Con il pretesto della "decomunistizzazione", monumenti e memoriali in onore dei combattenti contro il nazismo vengono massicciamente distrutti. I programmi educativi vengono modificati: in essi l'accento è posto sempre più sulla "sofferenza sotto l'occupazione sovietica" e sull'attribuzione di pari responsabilità per lo scoppio della seconda guerra mondiale alla Germania nazista e al suo principale nemico, l'Unione Sovietica. In un certo numero di Stati monumenti vengono eretti apertamente in onore dei membri delle formazioni naziste e dei complici nazisti e celebrati.

Tentativi spudorati di trasformare la più grande tragedia dell'umanità in uno strumento per soddisfare momentanei interessi opportunistici vengono fatti senza riguardo verso i risultati del diritto internazionale sanciti nella Sentenza del Tribunale Militare Internazionale nel processo e nella condanna dei principali criminali di guerra dei paesi europei dell'Asse (Tribunale di Norimberga). Aspetto particolarmente cinico e fuori luogo l’ "aggressione storica" ​​in questo anno 2021, quando si celebra il 75° anniversario della Sentenza di Norimberga. Le sue conclusioni, successivamente confermate a livello dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sono inequivocabili e categoriche: i tentativi di attuare praticamente uno dei fondamenti ideologici del nazionalsocialismo - la teoria della superiorità della razza - hanno provocato decine di milioni di vittime e portato indicibili sofferenze ai popoli di tutto il mondo.

Oltre a ciò, unitamente agli sforzi volti a ripulire i criminali e profanare la memoria dei liberatori in alcuni paesi, si assiste ad un aumento degli atteggiamenti xenofobi accompagnati da manifestazioni di nazionalismo aggressivo, sciovinismo ed altre forme di intolleranza razziale e religiosa. Spesso questo stato di cose diventa un naturale risultato della politica perseguita dalle autorità volta ad accelerare la formazione di società monoetniche basate su gruppi etnici titolari, accompagnate da discriminazioni nei confronti delle minoranze nazionali ed etniche, soprattutto in ambito linguistico ed educativo. Stiamo parlando, in particolare, dell'Ucraina e degli Stati baltici, dove la situazione in cui versano i diritti di questi gruppi, in primo luogo la popolazione russa e di lingua russa, si è gravemente aggravata.

L'allarme in questo contesto viene rafforzato dal fatto che le autorità ufficiali hanno tradizionalmente giustificato l'inerzia verso le manifestazioni di razzismo ed intolleranza nei confronti di alcuni gruppi (minoritari mdt) della popolazione facendo riferimento alla presunta natura assoluta del diritto alla libertà di espressione.

Rimaniamo convinti che questo stato di cose rappresenti una minaccia diretta ai valori fondamentali della democrazia e dei diritti umani, una seria sfida alla sicurezza e alla stabilità internazionali e regionali. Oggi è importante fare tutto il possibile per preservare nella memoria delle persone, in particolare delle giovani generazioni, l'impresa dei nostri antenati per non permettere all'umanità di dimenticare a cosa portano le idee di superiorità razziale e connivenza a qualsiasi manifestazione di sciovinismo e xenofobia .

È importante che insieme a noi la maggioranza assoluta dei membri della comunità difenda le stesse posizioni. Ciò è confermato dalla Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che annualmente, a stragrande maggioranza di voti, “Lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono all'escalation di forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e relativa intolleranza” le cui disposizioni sono state prese come base per la redazione del Rapporto

Ci auguriamo che le tendenze negative di glorificazione del nazismo in esso menzionate siano comprese nei paesi messi sotto il focus e che le loro autorità possano adottare misure per contrastare questi fenomeni vergognosi e pericolosi. Immutabilmente crediamo che oggi, a livello internazionale, uno dei compiti più importanti in questo ambito sia quello di unire gli sforzi dei Paesi per impedire il ritorno dei falsi "valori" della superiorità o esclusività di una razza o nazione, della sua religione e cultura su altri popoli e culture.

 

https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4916888

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