COMUNICATO STAMPA
Mosca è preoccupata per le notizie di un'escalation della situazione nello Yemen e nei dintorni.
Secondo i rapporti in arrivo, dal 20 al 22 gennaio sono stati effettuati massicci attacchi aerei su obiettivi militari e civili nei territori controllati da “Ansar Alla”. Il 21 gennaio è stata completamente distrutta una prigione nella provincia di Saada. Di conseguenza, secondo le prime informazioni, 87 persone sono morte e 220 sono rimaste ferite. Nella provincia di Hodeidah, un centro di telecomunicazioni è stato distrutto e un cavo sottomarino è stato danneggiato, il che ha portato alla disconnessione di Internet nella maggior parte dello Yemen.
A loro volta, gli Houthi del movimento Ansar Alla nella notte del 24 gennaio hanno lanciato missili balistici contro la base aerea di Ad-Darfa negli Emirati Arabi Uniti e un'area industriale nella provincia di Jizan in Arabia Saudita. Allo stesso tempo hanno minacciato di proseguire con gli attacchi aerei sui paesi vicini “finché l'aggressione allo Yemen non fosse cessata".
Chiediamo alle forze coinvolte nel conflitto di astenersi da qualsiasi azione che possa portare a nuove vittime tra la popolazione e al degrado della situazione umanitaria. Presumiamo che lo scambio di colpi e le relative violazioni del diritto internazionale umanitario siano una diretta conseguenza dell'acuta crisi politico-militare in Yemen che va avanti da quasi sette anni a questa parte, la cui nuova escalation rappresenta una vera minaccia per le sicurezza.
Siamo fermamente convinti che l'avvio di un processo negoziale intra-yemenita inclusivo sotto gli auspici dell'ONU contribuirebbe a ridurre il livello di confronto e a risolvere i numerosi problemi che lo Yemen sta affrontando oggi e che sono largamente sentiti da chi si trova vicino a quello Stato. Intendiamo sostenere attivamente gli sforzi pertinenti dell'inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per lo Yemen H. Grundberg.+
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1795810
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