In relazione alla critica rivolta alla decisione del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin di riconoscere le Repubbliche popolari di Doneck e Lugansk come Stati indipendenti, espressa dal Segretario generale delle Nazioni Unite A. Guterres, vorremmo notare quanto segue.
Riteniamo che le odierne argomentazioni sulla violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina e sulla necessità di attuare il "pacchetto di misure" di Minsk approvato dalla risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite suonino molto lontane dalla realtà.
Una domanda sorge logica: dove erano tutte queste figure negli ultimi otto anni, quando il regime di Kiev salito al potere a seguito di un colpo di stato ha condotto un'operazione militare punitiva contro i suoi cittadini, le cui vittime contano quattordicimila civili. In flagrante violazione del "Pacchetto di misure" di Minsk contro il Donbass è stato introdotto un severo blocco economico e dei trasporti, le pensioni e le prestazioni sociali sono state sospese per i suoi residenti, che V. Zelenskij ha chiamato "individui", invitandoli a lasciare l'Ucraina. Tali azioni rivestono tutte le caratteristiche del genocidio.
Quanto alle dichiarazioni del rappresentante ufficiale del Segretario generale delle Nazioni Unite secondo cui il sig. A. Guterres si rammarica della violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina a seguito del riconoscimento da parte della Russia della DNR e del LNR, si deve ricordare: nella Dichiarazione sui principi del diritto internazionale in materia di relazioni amichevoli e di cooperazione tra gli Stati in conformità con la Carta delle Nazioni Unite, approvata con risoluzione consensuale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite 2625 del 1970, la disposizione sul rispetto dell'integrità territoriale si riferisce a "Stati che osservano nelle loro azioni il principio della parità dei diritti e dell'autodeterminazione dei popoli ... e, di conseguenza, i governi rappresentano senza differenze di razza, credo o colore della pelle, tutte le persone che vivono in un determinato territorio.
Invitiamo il Segretario Generale e il suo staff ad attenersi rigorosamente ai principi approvati all'unanimità dall'Assemblea Generale.
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