giovedì 7 aprile 2022

SULLA REAZIONE DEGLI ITALIANI ALL'OPERAZIONE SPECIALE RUSSA IN UCRAINA - M.V. Zacharova



Non dappertutto, non ovunque e non tutta la russofobia è riuscita a travolgere il mondo. Ci sono molti esempi. Per citarne uno.

Dopo che gli "ingranaggi" della campagna russofoba sono entrati in movimento ed è stato annunciato un giro di vite su tutto ciò che è russo, abbiamo ricevuto un numero enorme di lettere di sostegno e telefonate attraverso le nostre ambasciate.

I cittadini italiani esprimono solidarietà al nostro paese ed ai nostri cittadini. Un'altra serie di questi appelli è arrivata dal Consolato Generale della Russia a Milano. Si tratta di centinaia di lettere indirizzate al presidente russo Vladimir Putin da italiani comuni: giornalisti indipendenti, avvocati internazionali, rappresentanti della comunità accademica, imprenditori, personaggi culturali e pubblici. Contengono non solo un'emozione genuina, ma anche un'analisi approfondita di ciò che sta succedendo, che non viene mostrata da coloro che sono obbligati a farlo - l'establishment politico.

Per citarne solo alcuni: "non tutti gli italiani sono burattini americani", "ho sempre considerato il popolo russo fraterno, perché mi hanno restituito mio padre, un soldato italiano catturato nel 1945". Anche se l'Italia era dall'altra parte. "Esprimo solidarietà al popolo e alle autorità russe e sono in disaccordo con la vergognosa campagna russofoba", "farò ogni sforzo per dimostrare che solo le sanzioni contro l'Ucraina, che è sotto il dominio nazista, sono giustificate", "il criminale governo ucraino è il solo responsabile delle inevitabili vittime civili", "la propaganda di odio fomentata dai media italiani diffama il mio paese e denigra la grande civiltà russa", "prendo le distanze dalle misure politiche ed economiche del governo italiano, continuerò a lavorare con gli ospiti russi", "continueremo a promuovere progetti che confermano l'universalità della cultura russa".

Le sanzioni sono la chiave per capire tutta la situazione. Perché, il 24 febbraio 2022, è stato dichiarato che le altre opzioni erano state esaurite. Vediamo oggi come l'"Occidente collettivo", sotto l' "accordo" degli Stati Uniti non solo applica, ma inventa sanzioni più sofisticate: liste personali, divieti, accuse, minacce, blocchi economici, espropri, sequestri, saccheggi, blocchi, congelamenti. Tutti applicati. Sanno come e possono farlo. Non ci vuole niente a bloccare un account, ad irrompere nella proprietà privata di qualcun altro, anche dei cittadini dello stato in cui sta accadendo, anche se sono anche cittadini russi o hanno relazioni, affari con il nostro paese. Nulla impedisce ai paesi occidentali di applicare ogni tipo di restrizione per raggiungere una soluzione politica.

Gli "autoconti" non sono conti pubblici, ma conti privati, dove è stato spostato. No. Niente di quello che è stato fatto a diversi paesi è stato mai applicato al regime di Kiev.

Perché per otto anni nulla di simile anche a un miliardesimo non è stato applicato al regime di Kiev in modo da invogliarlo ad ottemperare agli Accordi di Minsk, sotto i quali si trova la firma, tra le altre, del presidente dell'Ucraina. Si poteva fare. Bastava non finanziarli solo una volta, non inviare loro denaro e stimolare lo sviluppo del regime di Kiev. I finanziamenti sono stati semplicemente inviati. Sono spariti. Si poteva dire inviamo delle tranche quando ottempereranno ad un punto e poi le successive all'esecuzione degli altri. Conosciamo bene i rappresentanti del regime di Kiev del XXI secolo. Queste persone faranno di tutto per un centesimo e per questo ammazzeranno tutti. Avrebbero soddisfatto in pieno gli accordi di Minsk. Hanno fatto di tutto per vedere di nuovo i soldi nei loro conti. «I loro" non sono conti pubblici, ma privati dove sono migrati (i finanziamenti ndt). No. Nulla di tutto quello che è stato fatto (a noi ndt) dai diversi paesi è mai stato applicato al regime di Kiev.

Il regime di Kiev ha commesso innumerevoli crimini: omicidi, violenze, rapimenti, chiusura di canali televisivi, intimidazione di giornalisti. Azioni di genocidio di persone che vivono in un dato territorio. Cosa ha impedito agli illuminati di Bruxelles, Parigi, Roma, Londra a parte, per ora neanche a parlarne, lì è tutto chiaro, Madrid, Lisbona, Berlino - cosa ha impedito loro di ritardare almeno una volta alcuni finanziamenti non destinati a Kiev, ma pagamenti di bonus e legarli all'attuazione degli accordi di Minsk. Non ci sarebbe stato nulla di ciò che abbiamo ora. Ci sarebbe stata una situazione politica interna risolta da tempo in Ucraina, le due regioni avrebbero avuto garanzie legislative adeguate, una lingua (anche nella loro parte), opportunità di reddito, pagamenti sociali. A quest'ora tutto sarebbe stato a posto. Ma non l'hanno fatto. Hanno pagato Kiev solo per non attuare gli accordi di Minsk.

Tornando alla reazione dei cittadini italiani. Questi non sono messaggi anonimi, ogni messaggio ha una firma di persone esistenti che non hanno paura, che parlano e capiscono cosa sta succedendo.

Ci sono molte lettere di questa natura. Per esempio, durante un solo giorno, il 25 marzo di quest'anno, l'ambasciata russa in Italia ha ricevuto quasi 2.000 appelli. Non di natura aggressiva, come possiamo vedere da coloro che sostengono i neonazisti in Ucraina, ma normali, umane parole di sostegno e comprensione. Forse non supporto, ma comprensione dell'etimologia dell'intera crisi. Esprimono apertamente il disaccordo con la politica perseguita dalla leadership italiana, che non è nell'interesse del popolo italiano, esprimono gli auguri per una rapida vittoria della Russia e la gratitudine per l'assistenza nella lotta contro la pandemia nel quadro della missione umanitaria russa negli Appennini. Il messaggio più comune è "questo governo non mi rappresenta, non agisce per mio conto". L'hashtag "#notinmyname" sta diventando sempre più popolare nel segmento italiano di internet. Unisce tutte queste persone e ciò che pensano.

Vorrei ricordare anche al governo italiano, che così spesso parla della Russia. Anno 2020 - la pandemia. L'Italia divenne la prima vittima europea di una nuova malattia, allora inesplorata e per la quale non esistevano cure o vaccini. Avete dimenticato come voi - l'Italia -, doveva essere "annullata"? Ha dimenticato. Ve lo ricordo io. Avete fatto un grande video, i vostri creativi, personaggi pubblici hanno fatto un fantastico cortometraggio di un paio di minuti su quello che è l'Italia. Che l'Italia è un paese che ha dato al mondo incredibili compositori, artisti, architetti, stilisti. E vi siete rivolti ai popoli d'Europa e del mondo con la domanda: come si può dimenticare e abolire la cultura italiana, l'Italia ed il popolo italiano? Non l’avete sperimentato questo? Non vi ha fatto male allora? Non hanno fatto a voi quello che ora stanno cercando di fare a quelle persone che hanno sofferto per otto anni e sono state crocifisse due volte.

Vi ricordate il 2020? Vi ricordate chi vi ha aiutato allora? Vi ricordate chi si è gettato nel vostro "embargo" allora? Sì, è stata la Russia. Sono state le forze armate russe. Vi state ponendo la domanda - perché abbiamo dovuto fare questo? Una volta il signor Di Maio potrebbe chiedersi – per quale motivo ne avevamo bisogno? Abbiamo dovuto accumulare le nostre forze come paese allora. Per noi stessi. Ma abbiamo lo stesso condiviso con voi aiuto, conoscenza, capacità, opportunità, amore. Abbiamo condiviso con voi, e ora voi, non rappresentando il vero popolo italiano (perché questo è quello che scrivono di voi), avete iniziato questa lotta antirussa, diventando il leader della comunità europea. Non state cancellando noi, state cancellando voi stessi.

Il commento postato sugli account ufficiali Facebook, Twitter e Telegram dell'ambasciata russa in Italia che ringraziava i cittadini italiani che avevano espresso sostegno al nostro paese ha provocato una reazione positiva senza precedenti, raccogliendo centinaia di migliaia di visualizzazioni, decine di migliaia di like e migliaia di repost. So che non durerà a lungo. So che i social media americani toglieranno tutto, lo cancelleranno, lo faranno sembrare come se non fosse mai successo. Ma è stato e sarà.

Possiamo vedere e apprezzare molto come il popolo italiano non si lasci ingannare dai media di parte e, anche nei tempi più difficili, tempi di cambiamento globale, faccia sforzi per preservare gli stretti legami con la Russia, la sua storia e la sua cultura. I dati dell'ultimo sondaggio della tv di stato "RAI" sono indicativi: il 55% degli italiani è contrario all'invio al regime di Kiev di armi letali, il 69% crede che sia necessario un dialogo con la Russia. Vorrei che l'Italia e gli altri paesi dell'Unione Europea ascoltassero questa opinione e si facessero guidare dalla volontà dei loro popoli.

 

https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1808254/#4

 

 

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