Vladimir Putin è intervenuto in videoconferenza alla sessione plenaria del Concilio mondiale del popolo russo. Il tema centrale del forum, dedicato al 30° anniversario della formazione dell'organizzazione, è "Il presente ed il futuro del mondo russo".
Al Concilio hanno partecipato il Patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie, rappresentanti della Chiesa ortodossa russa e di altre organizzazioni religiose centralizzate della Russia, autorità governative, associazioni pubbliche, scienziati e personalità della cultura.
V. PUTIN: Vostra Santità! Cari amici!
Saluto tutti i partecipanti al Concilio Mondiale del Popolo Russo.
È stato istituito nel 1993. Ricordiamo quale periodo difficile e critico fosse per il Paese. A quel tempo il Concilio riuscì a riunire intorno ad obiettivi comuni rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, di altre organizzazioni religiose, di partiti e movimenti politici, personalità della cultura, scienziati, imprenditori, persone di opinioni, convinzioni e nazionalità diverse, ma unite dalla cosa principale: la loro ferma posizione patriottica.
Innanzitutto, vorrei ringraziarvi per il vostro sostegno, per il vostro contributo al rafforzamento dello Stato russo, alla pace e all'armonia civile, al consolidamento della società e per l'aiuto che fornite sempre ai connazionali, a tutti coloro che sono uniti dal grande mondo russo.
So che molti rappresentanti del Concilio Mondiale del Popolo Russo sono ora in Donbass ed in Novorossija, tra i volontari e le volontarie, nei ranghi delle unità militari, insieme ai loro compagni d'arme per difendere i nostri fratelli e sorelle, milioni di persone nelle Repubbliche Popolari di Donezk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporozhe. Sono sinceramente grato ai partecipanti al Concilio Mondiale del Popolo Russo per l'aiuto che state fornendo al fronte, alle famiglie dei nostri eroi caduti. Hanno combattuto per noi, per la nostra Madrepatria. Eterna Menoria a loro.
[Viene annunciato un minuto di silenzio.
Cari amici, la nostra battaglia per la sovranità, per la giustizia è, senza alcuna esagerazione, di natura nazional-liberatoria, perché stiamo difendendo la sicurezza ed il benessere del nostro popolo, il diritto supremo e storico di essere la Russia - una potenza forte ed indipendente, un Paese-civiltà. È il nostro Paese, il mondo russo, come è accaduto molte volte nella storia, che ha bloccato il cammino di coloro che pretendono il dominio e l'esclusività del mondo.
Stiamo combattendo per la libertà non solo della Russia, ma del mondo intero. Stiamo dicendo apertamente che la dittatura di un egemone -che lo vediamo, lo vedono tutti - sta diventando decrepito. È andata, come si dice, in pezzi ed è semplicemente pericolosa per gli altri. Questo è già chiaro alla maggioranza del mondo. Ma, ripeto, è il nostro Paese ad essere in prima linea nella formazione di un ordine mondiale più giusto. E vorrei sottolineare che nessun ordine mondiale stabile e duraturo è possibile senza una Russia sovrana e forte.
Sappiamo a quale minaccia stiamo andando incontro. Oggi la russofobia e altre forme di razzismo e neonazismo sono diventate praticamente l'ideologia ufficiale delle élite dominanti occidentali. Sono dirette non solo contro i russi, ma contro tutti i popoli della Russia: tatari, ceceni, avari, tuvini, bashkiri, burjati, jakuti, osseti, ebrei, ingusci, mari ed altaj. Siamo in tanti, non li nominerò tutti ora, ma, ripeto, questo è diretto contro tutti i popoli della Russia.
In linea di principio, l'Occidente non ha bisogno di un Paese grande e multinazionale come la Russia. La nostra diversità e unità di culture, tradizioni, lingue, etnie semplicemente non rientra nella logica dei razzisti e colonizzatori occidentali, nel loro crudele schema di totale spersonalizzazione, separazione, soppressione e sfruttamento. Ecco perché hanno ricominciato la vecchia tiritera: dicono che la Russia è una "prigione di nazioni" e che i russi stessi sono una "nazione di schiavi". Lo abbiamo sentito molte volte nel corso dei secoli. Hanno anche sentito dire che la Russia, a quanto pare, ha bisogno di essere "decolonizzata" oggi. E in effetti, di cosa hanno bisogno? In realtà, hanno bisogno di smembrare e saccheggiare la Russia. Se non possono farlo con la forza, allora devono seminare confusione.
Vorrei sottolineare che consideriamo qualsiasi interferenza dall'esterno, le provocazioni volte a innescare conflitti interetnici o interreligiosi come azioni aggressive contro il nostro Paese, come un tentativo di riportare il terrorismo e l'estremismo in Russia come strumento per combatterci, e risponderemo di conseguenza.
Il nostro è un Paese grande e multiforme. E questa diversità di culture, tradizioni e costumi è la nostra forza, il nostro enorme vantaggio competitivo ed il nostro potenziale. Dobbiamo costantemente rafforzarla e proteggere questa diversa armonia, il nostro patrimonio comune. Su questo richiamo l'attenzione dei leader di tutti i Soggetti costituenti la Federazione e conto qui sull'autorità dei pastori delle nostre religioni tradizionali, sulla responsabilità di tutte le forze politiche e delle organizzazioni pubbliche.
Credo che tutti noi ricordiamo le lezioni della rivoluzione del 1917, della guerra civile che ne è seguita nonché del crollo dell'URSS nel 1991. Sembrano passati tanti anni, ma le persone di tutte le nazionalità che vivono oggi, anche quelle nate nel XXI secolo, stanno ancora pagando per gli errori di calcolo commessi allora, per aver assecondato illusioni e ambizioni separatiste, per la debolezza del governo centrale, per la politica di divisione artificiale e forzata della grande nazione russa, il popolo trino - russi, bielorussi ed ucraini. I focolai di sangue sviluppatisi dopo il crollo dell'Impero russo e dell'Unione Sovietica non solo sono ancora fumanti, ma a volte divampano con rinnovato vigore. E queste ferite non si rimargineranno per molto tempo ancora.
Non dimenticheremo mai questi errori e non dovremmo ripeterli. Voglio sottolinearlo di nuovo: qualsiasi tentativo di seminare discordia interetnica e interreligiosa, di dividere la nostra società è un tradimento, un crimine contro tutta la Russia. Non permetteremo a nessuno di dividere la Russia, che abbiamo unica. Su di lei, sulla nostra Patria – le nostre preghiere risuonano in diverse lingue.
Ed in questa assemblea vorrei ricordare le parole di San Gregorio il Teologo: "È una cosa santa onorare la madre. Ma ognuno ha la sua madre, ma la madre comune è la Patria".
Vostra Santità! Cari colleghi!
Il tema di questo Concilio è "Il presente ed il futuro del Mondo russo". Il Mondo russo è costituito da tutte le generazioni dei nostri antenati e dei nostri discendenti che vivranno dopo di noi. Il Mondo russo è la Russia antica, il Regno di Mosca, l'Impero russo, l'Unione Sovietica e la Russia moderna che sta riconquistando, rafforzando ed estendendo la sua sovranità come potenza mondiale. Il Mondo russo unisce tutti coloro che sentono un legame spirituale con la nostra Madrepatria, che si considerano portatori della lingua, della storia e della cultura russa, indipendentemente dalla loro appartenenza nazionale o religiosa.
Ma voglio sottolineare che senza i russi come ethnos, senza il popolo russo non c'è e non può esserci un mondo russo e la Russia stessa. Non c'è alcuna pretesa di superiorità, di esclusività, di scelta in questa affermazione. È semplicemente un dato di fatto, proprio come il fatto che la nostra Costituzione sancisce chiaramente lo status della lingua russa come lingua costitutiva statale del popolo.
Russo - è più di una nazionalità. Del resto è sempre stato così nella storia del nostro Paese. È, tra l'altro, un'identità culturale, spirituale e storica. Essere russi è soprattutto una responsabilità. Ripeto, è un'enorme responsabilità per la conservazione della Russia ed è questo il vero patriottismo. E come russo vorrei dire che solo una Russia unita, forte e sovrana può garantire il futuro e lo sviluppo distintivo dei russi e di tutti gli altri popoli che vivono nel nostro Paese da secoli, uniti dalla comunanza del loro destino storico.
Cosa significa la sovranità per il nostro Stato, per ogni famiglia, per ogni persona? Qual è il suo significato, il suo valore, il suo vero contenuto? Prima di tutto, è libertà. Libertà per la Russia e per il nostro popolo e quindi per ciascuno di noi. Perché nella nostra tradizione una persona non può sentirsi libera se i suoi cari, i suoi figli, la sua Patria non sono liberi. Questo è il tipo di vera libertà che i nostri ragazzi, i nostri uomini, soldati e ufficiali, le figlie della Patria stanno difendendo ora.
Un popolo libero, che comprende la propria responsabilità di fronte alle generazioni di oggi e a quelle future, è l'unica fonte di potere, un potere sovrano che è chiamato a servire tutto il popolo, tutti i popoli e non a servire, ovviamente, interessi privati, corporativi, di classe o, ancor più, quelli stranieri, estranei.
Una persona veramente libera è sempre un creatore. Sosterremo le aspirazioni di tutti a beneficio del Paese, della società e del popolo. È questo il senso dello sviluppo sovrano nell'interesse nazionale.
Dovremo risolvere compiti colossali per sviluppare vaste aree dall'Oceano Pacifico al Baltico e al Mar Nero. La nostra economia, l'industria, l'agricoltura, le nuove industrie, le industrie creative e creative e il business nazionale devono moltiplicare il loro potenziale.
Mi rivolgo ora anche agli imprenditori, che so essere numerosi in questa sala. Vorrei ringraziarvi, cari amici, per il vostro lavoro affiatato. È stato grazie agli sforzi congiunti dello Stato e delle imprese che abbiamo sventato l'aggressione economica senza precedenti dell'Occidente e la sua guerra lampo delle sanzioni è fallita.
La Russia aumenterà il sostegno all'imprenditorialità nazionale sovrana. A questo scopo ora disponiamo di strumenti fondamentalmente nuovi. Investite in Russia, create posti di lavoro, sviluppate la produzione, partecipate alla formazione del personale - e la crescita dell'economia nazionale si tradurrà in nuovi successi e opportunità per le vostre aziende. L'economia nazionale, lavorando per rafforzare la sovranità, sta diventando essa stessa più forte e più sovrana, diventando meno dipendente da tutte le componenti dell'attuale ordine mondiale.
Lo sviluppo sovrano del Paese, dell'economia, delle imprese e della sfera sociale deve portare prosperità a tutti i cittadini, a tutte le famiglie russe, e quindi essere equo. Non sto parlando di una primitiva perequazione, ovviamente no. Equità significa, innanzitutto, condizioni di vita dignitose, strutture della cultura, sanitarie e sportive moderne in tutte le regioni del Paese. Ed un lavoro qualificato e ben retribuito. Alto prestigio sociale di un operaio, ingegnere, insegnante, medico, artista, operatore culturale, imprenditore, ogni specialista coscienzioso, artigiano. Giustizia è anche pari, ampie opportunità di studio, di avvio alla vita, di autorealizzazione dei giovani.
L'Occidente sta praticando non solo una politica di "cancellazione della cultura", ma anche la cancellazione di fatto dell'educazione umanitaria. Di conseguenza, sia la cultura che l'istruzione stanno diventando primitive. Molte materie classiche vengono semplicemente cancellate dai programmi di studio occidentali, sostituite da una sorta di scienze di genere e simili - pseudoscienze, ovviamente. Al contrario, abbiamo bisogno di una vera svolta nella vita culturale. E qui abbiamo qualcosa da imparare dai nostri antenati, che hanno creato modelli per il mondo intero nell'arte tradizionale e, incidentalmente, in quella d'avanguardia. Sono convinto che la sovranità del Paese e il rafforzamento del suo ruolo nel mondo siano impossibili senza il fiorire della cultura originale in tutte le sue manifestazioni.
E certamente è importante per noi prendere tutto il meglio che il sistema nazionale e mondiale di educazione classica ha accumulato. Allo stesso tempo, le nostre scuole, università e college dovrebbero essere moderne e aperte a tutto ciò che è avanzato.
Abbiamo bisogno di un ambito educativo olistico, in cui la famiglia, il sistema educativo, la cultura nazionale, il lavoro delle organizzazioni per l’infanzia, quelle giovanili, sportive, militari e patriottiche, un ampio movimento di mentoring e, aggiungerei, la saggia parola dei pastori spirituali si completino armoniosamente.
Sì, la Chiesa è separata dallo Stato ed il Patriarca [Kirill] mi ha detto più volte che, nonostante questo, abbiamo sviluppato un rapporto unico tra Chiesa e Stato. Cosa vorrei notare a questo proposito? Che è impossibile separare la Chiesa dalla società e dall'individuo. Su questo sono pienamente d'accordo. Per questo sottolineo ancora una volta l'importanza della partecipazione dei rappresentanti di tutte le religioni tradizionali della Russia all'educazione ed all'istruzione dei nostri giovani e, naturalmente, al rafforzamento dei valori spirituali, morali e familiari. La partecipazione dei pastori di tutte le nostre religioni tradizionali assume un importanza eterna.
Vostra Santità! Cari amici!
Voi sapete che è già stato firmato un Ukaz per dichiarare il prossimo anno, il 2024, Anno della Famiglia in Russia. E voglio sottolineare che tale decisione si basa effettivamente sulla posizione della maggioranza assoluta della nostra società. Sono certo che anche il Concilio Mondiale del Popolo Russo la sostiene all'unanimità.
Cosa voglio dire e sottolineare in questa sede? È impossibile superare le difficilissime sfide demografiche che stiamo affrontando solo con l'aiuto del denaro, delle erogazioni monetarie sociali, delle indennità, dei sussidi e dei programmi individuali. Certo, le cifre delle spese "demografiche" del bilancio sono estremamente significative, ma non è tutto. Molto più importanti sono gli orientamenti di vita di una persona. L'amore, la fiducia e una forte base morale sono alla base di una famiglia e della nascita di un bambino. Non dovremmo mai dimenticarlo
Molti dei nostri popoli, grazie a Dio, conservano la tradizione di una famiglia forte e multigenerazionale, in cui vengono cresciuti quattro, cinque e più figli. Ricordiamo che nelle famiglie russe molte delle nostre nonne e bisnonne avevano sette, otto e anche più figli.
Conserviamo e facciamo rivivere queste meravigliose tradizioni. Avere molti figli ed una famiglia numerosa dovrebbe diventare una norma, uno stile di vita per tutti i popoli della Russia. La famiglia non è solo il fondamento dello Stato e della società, ma è un fenomeno spirituale, una fonte di moralità.
Il sostegno alla famiglia, alla maternità e all'infanzia deve comprendere l’attività di tutte le sfere di governo senza eccezioni, le nostre politiche economiche, sociali ed infrastrutturali, la cultura e l'educazione e naturalmente l'assistenza sanitaria. Anche le attività di tutte le associazioni pubbliche e delle nostre religioni tradizionali sono necessarie per rafforzare la famiglia. La conservazione e la moltiplicazione del popolo russo è il nostro compito per i prossimi decenni e dirò di più immediatamente: per le generazioni a venire. Questo è il futuro del mondo russo, della Russia millenaria ed eterna
Vostra Santità! Cari amici!
Abbiamo davanti a noi molti compiti di grande portata, la cui soluzione richiede un lavoro veramente unitario, e noi siamo pronti. Siamo diventati più forti. Le nostre regioni storiche sono ritornate in Russia. La società sta abbandonando tutto ciò che è superfluo e si sta rivolgendo a valori veri e autentici.
Pëtr Arkad’evich Stoljpin sottolineò a suo tempo che il diritto, basato sul potere del popolo, è al di sopra di tutto. E insieme abbiamo dato prova di questa forza e volontà popolare, di questa determinazione a difendere i nostri interessi indigeni, gli interessi autoctoni dei popoli della Russia, di essere guidati non da una visione altrui, presa in prestito da qualcun altro, ma dalla nostra visione sovrana del mondo, dalla nostra comprensione di come la famiglia e l'intero Stato dovrebbero svilupparsi, per costruire la Russia per noi stessi e per i nostri f
Voglio ringraziarvi ancora una volta per il vostro sostegno, per il vostro spirito patriottico e, naturalmente, congratularmi con voi per il 30° anniversario del Concilio Mondiale del Popolo Russo.
Ma vorrei rivolgere una parola speciale di ringraziamento al suo massimo rappresentante il Patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie.
So quale instancabile lavoro Lei, Santità, sta svolgendo per la rinascita spirituale della Russia. Quanto sia significativa ed impegnativa la Sua posizione, voglio sottolinearlo. Quanto la Chiesa ortodossa russa, il clero e i laici stanno facendo sotto la Sua guida per realizzare progetti sociali, caritatevoli e di volontariato. Quale sostegno viene dato ai nostri soldati e alle loro famiglie. Come i nostri soldati e ufficiali in prima linea aspettano la parola del Patriarca.
Sono lieto di congratularmi con Lei oggi nel Concilio Mondiale del Popolo Russo, per l'assegnazione del Premio Presidenziale 2023 per il Suo contributo al rafforzamento dell'unità della nazione russa. Mi inchino a lei. Auguro al Concilio di lavorare con successo.
Grazie
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