In Russia è in corso un'indagine sul sanguinoso circo
proveniente dall'Ucraina
Dmitrij Lekuch,
RIA Novosti
Il Comitato
investigativo della Russia ha aperto diverse nuove indagini penali sui fatti
della riabilitazione del nazismo in Ucraina. Il capo del dipartimento Bastrykin
ne ha parlato in un'intervista a Rossiyskaja Gazeta.
In totale, dal
2014, in relazione agli eventi ucraini sono stati aperti duecentonove reati e per
questi centoventotto persone sono state considerate penalmente responsabili. Oltre
a ciò settantadue soldati ucraini sono stati denunciati per diversi reati
penali, tra cui venti appartenenti ai massimi vertici militari del paese. Come
spiegato dal Presidente del Comitato investigativo, le forze armate ucraine nel
corso di tre anni hanno più volte bombardato con armi pesanti obiettivi civili
indiscriminati, tra cui case, scuole, ospedali del Donbass che hanno causato la
morte di centinaia di persone innocenti. Il Comitato Investigativo della Russia
ha qualificato queste azioni ai sensi del Codice Penale "Uso di mezzi e
metodi di guerra proibiti".
Non rimangono
senza attenzione i fatti degli attacchi contro le istituzioni estere russe
situate nel territorio dell'Ucraina e che si trovano sotto la protezione
internazionale.
Per questi casi
i primi otto cittadini ucraini sono già stati inseriti nella lista dei
ricercati internazionali.
Ed infine: "Non possiamo rimanere indifferenti ai
numerosi fatti di distruzione di strutture scultoree e architettoniche dedicate
alla lotta contro il nazismo e alle vittime del fascismo, così come la
profanazione dei simboli della gloria militare della Russia in Ucraina. Credo
ricorderete ciò che hanno fatto i nazionalisti ucraini a questi monumenti nella
città di Glinjany, nella regione di Leopoli, a Novomoskovsk, nella regione di Dnepropetrovsk.
Il Comitato investigativo ha aperto per questi fatti i procedimenti penali ai
sensi dell'articolo del nostro Codice penale "Riabilitazione del
nazismo", dove sono stabilite le circostanze di questi crimini”.
Tutte queste parole del capo del Comitato
investigativo russo provocarono naturalmente una raffica di scherno da parte
dei cittadini che possiedono la libertà di parola su entrambi i lati del
confine russo-ucraino, che si affrettarono a dichiarare che tutto ciò non era
che "cattiva propaganda russa".
Ma invano
Ma Aleksandr Ivanovich Bastrykin – parrebbe una
persona qualunque, ma non è certo un propagandista. Al contrario, le sue attività
non implicano una grande visibilità: queste persone, anche tecnologicamente nel
loro lavoro, sanno sempre molto di più di quello che dichiarano.
Nell'ambito del
Comitato Investigativo, in generale si interessano solo di reati gravi e
particolarmente gravi. In generale la struttura è seria. E a loro, davvero, non
piace lavorare per niente. Come ogni dicastero burocratico, il Comitato
investigativo verifica ogni segnalazione e ritiene che solo i casi che vengono
inviati in tribunale siano supportati da concretezza.
Come giusto - insieme all’imputato
Ed ecco i
compagni ucraini e russi che si stanno ridendo ora non lo capiscono. Oltre al
fatto che nel Comitato investigativo - questa è una struttura paramilitare -
onorano la subordinazione. E non c'è alcun dubbio che "l’attività sulla
dirigenza ucraina", come minimo, non è un’iniziativa isolata dell'ufficio ma
è necessariamente coordinata con la massima leadership del paese.
Qui, in
generale, tutto è chiaro
L'attuale farsa
non fraterna prima o poi finirà e qualcuno dovrà spalare i mostruosi detriti rimasti
dietro di lui. E c'è un'alta probabilità che questo non venga fatto da quegli
elfi occidentali che hanno gettato la colpa di tutto questo infangando i grassi
ucraini delle terre nere. Sul fatto che il compito di "organizzare l'Ucraina" non ci fosse
mai stato può essere valutato non solo sulla “riuscita” esperienza della
democratizzazione dei paesi del Medio Oriente. Infatti dopo il “Majdan in
piedi” è trascorso già abbastanza tempo per capire: "costruire la vita in
Ucraina" in Occidente, inizialmente non c'era nessuno: “impiantare la vita
in Ucraina” in Occidente all’inizio nessuno ne aveva intenzione. E per
l’esattezza nessun “Piano Marshall” ucraino non è stato sviluppato né allora né
adesso.
E di
conseguenza dovrà ancora una volta iniziare il russo: non è escluso che sia stato
un primordiale "calcolo furbo.
In questo caso
il territorio ucraino avrà bisogno di molto di più cdi quello che già serve ora.
Nella
ricostituzione, almeno parziale, della sua economia. Del salvataggio dei
residui di infrastrutture, soprattutto nelle varie regioni. E cosa più
importante - un ritorno alla legalità ed il passaggio all’ordine più elementare.
E al Comitato
Investigativo della Federazione Russa in questo, ovviamente, sarà assegnato un
ruolo sufficientemente importante.
Lavorare su
questo scenario serve iniziare subito: anche perché finora a nessuno in
occidente o in oriente è assolutamente chiaro per quanto ancora resterà in
piedi l'attuale circo nella città di Kiev e quanto tossica sarà la polvere che si
alzerà dal crollo.
Quindi l'ufficio
del signor Bastrykin ha assolutamente il diritto di tenere un preciso punto di
vista burocratico. Non è propaganda, è banale previdenza burocratica.
A rigor di logica
il presente stato di fatto è diverso dalla fiera dei buffoni dell’imitazione
che intraprende un’azione con l'obiettivo di portarla fino alla fine. E non per
le urla ed i trucchi volti ad attirare l'attenzione del pubblico e chiedere da
questo i soldi.